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Mygra Colombaccio: una cartuccia per l’azzurro aereo di crociera

Scritto da Gianluca Garolini | 27-set-2023 7.01.04

La cartuccia Mygra Colombaccio, nasce nel 2003, come quasi tutte le cartucce delle prestigiose linee Mythos e Mygra, queste cartucce nascono nei primi anni duemila e all’inizio fanno uso della polvere bibasica sferico laminata, essendo temporaneamente ferma la produzione dei propellenti tradizionali B&P.

 

La prima Mygra Colombaccio, a noi ben nota perché la descrivemmo in un articolo per Diana, era in bossolo Gordon colore blu notte con stellare a 4 pliche, piombo temperato n. 5,5 (2,8 mm) e borra contenitore fotodegradabile, caratterizzata già all’origine da una balistica spinta quanto raffinata, produceva rosate compatte e denotava un’ottima potenza, doti unite in una sinergia per conferirle una eccezionale micidialità a caccia anche sulle lunghe distanze.

 

 

Passata al bossolo trasparente dopo pochi anni, ha però mantenuto e migliorato le caratteristiche di una potenzialità balistica eccellente, volta a continuare a dare il massimo nei tiri lunghi, che notoriamente caratterizzano la caccia a questo prestigioso migratore, volatore d’alta quota.

 

 

La nuova Mygra Colombaccio in bossolo Gordon vitreo/trasparente passa alla polvere F2x36, un mito tra i propellenti di casa B&P. Il piombo lucidato bianco del n. 5,5, il pallino da 2,8 mm è volutamente mantenuto come nella carica originaria e resta elevata anche la velocità, che conferisce alla cartuccia doti di energia residua e penetrazione eccezionali.

 

 

In un breve studio sulle rosate, condotto con la nostra collega Carlotta, abbiamo provato la Mygra Colombaccio in un vecchio Beretta A303 con canna lunga e molto strozzata, una 76/*.

Abbiamo provato le rosate a 3 distanze, lasciando tutto invariato: 32, 36 e 38 metri.

 

 

La rosata a 32 metri

 

La rosata ottenuta a 32 metri ha una densità notevole, quasi eccessiva, buona la distribuzione ed evidente la potenza sui pallini che si riducono a piccole strutture lenticolari, dalla rosata è evidente che la cartuccia sarà efficacissima ben oltre questo limite ed infatti ci portiamo direttamente ai 36 metri: distanza classica per provare cartucce da caccia e tiro in generale.

 

La rosata a 36 metri

 

A 36 metri, la rosata non si è in realtà aperta tanto, la densità ancora ottima è in grado di collocare sulla preda, che ha una superficie di circa 126 cmq, almeno 8-10 pallini, quindi c’è spazio per incrementare ancora la distanza, passiamo ai 38 metri.

 

La rosata a 38 metri

 

Una distanza già impegnativa, che in verticale, sul terreno di caccia, a vista pare essere superiore al reale.

La Mygra Colombaccio si conferma ancora efficacissima, la rosata è ottima regolare e poco dispersa, sulla nostra sagoma da 126 cmq, i 5-7 pallini ci sono sempre.

 

Conclusioni emerse delle prove effettuate

Facciamo qualche considerazione spicciola: abbiamo usato una canna molto lunga e strozzata ma nelle richieste odierne, in cui tutti cercano successo venatorio nei tiri lunghi, il mezzo che forniamo è garantito per la sua perfetta rispondenza ad un elevato livello balistico.

La Mygra Colombaccio con il suo pallino da 2,8 mm. n° 5,5 assicura l’energia necessaria calcolata in 0,205 kgm fino a circa 48/50 metri, distanza a cui un buon colpitore con queste cartucce potrà ottenere ancora degli ottimi successi.