Semiautomatico, sovrapposto o doppietta? Un dubbio comune a molti cacciatori a canna liscia che si avvicinano per la prima volta alla caccia ma anche a cacciatori più esperti che magari desiderano regalarsi un nuovo fucile da caccia.
Nella maggior parte dei casi la scelta sarà guidata dalla tipologia di caccia che si intende praticare ma esistono comunque delle peculiarità tecniche e diversi fattori da considerare per scegliere la soluzione migliore.
La prima differenza che salta all’occhio confrontando queste tre tipologie di fucili è data dal numero e soprattutto dalla disposizione delle canne.
In particolare la doppietta e il sovrapposto sembrano seguire logiche produttive contrastanti. Nel caso della doppietta le canne sono allineate orizzontalmente mentre nel sovrapposto verticalmente.
Cosa comportano queste scelte?
Nel caso della doppietta ciò permette di ottenere una visione di mira molto più ampia, il bersaglio può essere inquadrato molto più rapidamente e velocemente grazie all’ampio piano orizzontale delle due canne.
Questo rende la doppietta particolarmente apprezzata nella caccia in ambienti ristretti, come il bosco o la macchia mediterranea, nella caccia con il cane da ferma dove si tira ad una distanza ridotta ed è essenziale per il cacciatore trovare rapidamente il selvatico sul piano delle canne.
Una doppietta Franchi Imperiale Montecarlo.
Il piano di mira ristretto se da un lato rallenta l’acquisizione del bersaglio, dall’altro conferisce al puntamento un’eccellente precisione. Ciò significa che, specialmente nei tiri più lunghi, la possibilità di colpire con precisione il bersaglio o la preda, sarà decisamente avvantaggiata.
Per questo motivo il sovrapposto è molto apprezzato per le cacce da appostamento, dove in genere i tiri sono a media-lunga distanza; come nelle cacce agli acquatici ed ai colombacci.
Non è un caso che nessun tiratore professionista utilizzi una doppietta per il tiro al piattello, arma che invece per la sua istintività, è preferita dalla maggior parte dei tiratori al piccione.
Un bellissimo sovrapposto Beretta.
Il semiautomatico in questo caso si presenta come la soluzione migliore per la sua versatilità e soprattutto facilità di utilizzo e minor rinculo.
La canna unica semplifica l’acquisizione del bersaglio e grazie alla maggiore leggerezza e brandeggiabilità, permette di trovare rapidamente il puntamento sul bersaglio.
Può essere quindi il fucile ideale per chi è agli inizi ma spesso il fascino del sovrapposto e della doppietta, considerati i veri fucili da caccia a canna liscia, può far passare in secondo piano la sua praticità e facilità d’utilizzo.
Sebbene le due canne aumentino la pesantezza dell’arma e il rinculo non sia ottimale come nel caso del semiautomatico hanno il grande vantaggio di poter essere configurate con strozzature differenti.
Si avrà la possibilità di utilizzare combinazioni ad hoc di strozzature e cartucce ideali per adattarsi a molteplici tipologie di caccia e condizioni di tiro. Un grande vantaggio durante la caccia vagante, con o senza cane da ferma, dove può capitare di dover sparare a selvatici molto diversi tra loro a distanze variabili.
Ma il semiautomatico si prende la sua rivincita dato che è possibile personalizzarlo in ogni aspetto, cambiando canne e quindi strozzature a costi contenuti.
Data la grande diffusione di questa tipologia di fucile è molto facile trovare canne, nuove o usate, con diversi valori di strozzature, o con strozzature intercambiabili. Naturalmente dovrai decidere prima di ogni uscita quale configurazione utilizzare.
Non è sempre possibile farlo nel caso di sovrapposto o doppietta.
Il principale vantaggio del fucile semiautomatico risiede nella sua elevata autonomia di fuoco; è intuibile che nelle cacce alla selvaggina migratoria, al passo o in valle, il disporre di più colpi consente un’impareggiabile efficacia sui branchi.
Oggi, nonostante la riduzione a soli tre colpi, nelle medesime condizioni sopradette, il terzo colpo rimane comunque un indiscutibile vantaggio. Un colpo in più che permette di rimediare ad eventuali “padelle”o abbattere un animale ferito dai primi colpi.
Sicuramente gli affezionati al sovrapposto o doppietta ti diranno, o ti hanno già detto, che due colpi dovrebbero essere più che sufficienti. Il sapere di avere “solo” due colpi a disposizione può, in effetti, far rinunciare a tiri troppo al limite.
Inoltre, è possibile caricare le due canne con cartucce completamente differenti e scegliere quale canna far sparare per prima in base alla distanza di tiro o tipologia di animale. Non è possibile però farlo anche nel semiautomatico, dove bisogna studiare la sequenza di cartucce diverse per grammatura e numerazione per un ottimale rendimento balistico venatorio dei 3 colpi.
Data la loro diffusione, i semiautomatici stanno diventando rapidamente la soluzione più economica e pratica per molti cacciatori. Si tratta inoltre della tipologia di fucile che ha avuto un maggior incremento della qualità costruttiva.
Gli inceppamenti e i malfunzionamenti sono oggi molto rari e questo rende più sicuro anche l’acquisto di un buon usato. Il Made in Italy rimane sempre una garanzia di qualità e affidabilità.
A parità di qualità i fucili basculanti, sovrapposti e doppiette, per la difficoltà costruttiva, tendono a costare leggermente di più rispetto ai semiautomatici.
Tuttavia se intendi praticare anche il tiro a volo il sovrapposto può essere la scelta ideale. Con un solo fucile potresti cacciare e allo stesso tempo dedicarti al tiro al volo senza problemi.
La doppietta può rappresentare la soluzione più costosa semplicemente perché la loro produzione è spesso artigianale e per garantire una precisione pari a quella di sovrapposti e semiautomatici richiede necessariamente alti standard qualitativi, canne assemblate a regola d’arte e convergenze delle canne eseguite alla perfezione.
Acquistare una doppietta “economica” non avrebbe molto senso poiché si correrebbe il rischio di acquistare un’arma meccanicamente non accurata e non sufficientemente robusta, nella quale il tempo mostrerà molto precocemente i limiti strutturali.
Per concludere, se sei agli inizi il semiautomatico può essere la soluzione migliore data la sua praticità e versatilità. Abbinato a cartucce di diverse tipologie e grammature , quest’arma mostra la possibilità di fornire un perfetto ed adeguato rendimento in tutte le forme di caccia.
Se invece, pensi di dedicarti anche al tiro al volo il sovrapposto, monogrillo e con estrattori automatici, magari dotato di canne non troppo corte, è senza dubbio la scelta migliore.
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