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Quali sono le principali tecniche di caccia al cinghiale

Scritto da Federica Gozza | 3-ott-2017 11.42.05

Sostanzialmente le tecniche di caccia al cinghiale più praticate sono rappresentate da due tipologie di base: cacce collettive e cacce all’aspetto.

Le cacce collettive fanno uso di battitori deputati che, con il loro girovagare e con il rumore prodotto, fanno alzare i cinghiali dal covo indirizzandoli verso le poste. Alle poste, il cui numero dipende essenzialmente dalla tipologia di caccia attuata, possiamo trovare da una decina di cacciatori (girata) fino a oltre 30/40 cacciatori (braccata/battuta).

Essenziale in entrambe le forme di caccia collettiva al cinghiale è l’utilizzo degli ausiliari, cani di razze e indole specificamente selezionate, particolarmente appassionati e versati nella ricerca di questa preda.

Mentre le cacce all’aspetto, sono prettamente individuali e semplicemente basate sull’attesa dell’arrivo della preda ad un luogo di pastura, abbeverata o insoglio. Quest’ultima forma di caccia viene prevalentemente attuata con armi rigate dall’altana.

 

La caccia al cinghiale in girata

Tipologia di caccia collettiva particolarmente utile ed adeguata in zone nelle quali sia necessario il rispetto della quiete ambientale e il minor disturbo per le altre specie selvatiche, quindi particolarmente praticata nelle zone a ridosso degli insediamenti urbani o nelle zone protette deputate al rispetto della fauna.

La chiave della girata è individuabile essenzialmente nel ridotto numero dei partecipanti e dell’unico cane utilizzato allo scopo, il limiere.

I partecipanti non possono eccedere le 9/10 poste; le zone, per questo motivo, non sono molto ampie, ma dislocate ai margini di aree protette (oasi, parchi, riserve naturali), in cui la densità del cinghiale è particolarmente abbondante.

 

Il Basset Hound è una delle razze di segugio a pelo corto maggiormente utilizzate nella caccia al cinghiale in girata.

 
La caccia al cinghiale in girata è discretamente selettiva e si attua con la stessa tecnica della braccata. Il tutto avviene in modo più ridotto e più mirato.
 
Individuate le lestre degli animali con la classica tracciatura mattutina, si circonda la zona con le poche poste disponibili quindi il conduttore di cane limiere spinge i cinghiali verso le poste, che sparano agli animali che vi arrivano.
 

Questa caccia ha una durata di poche ore e consente quindi di realizzare più interventi in diverse zone in una sola giornata.

 

La caccia al cinghiale in braccata

Sicuramente è la forma di caccia più conosciuta, tradizionale e preferita per cacciare il cinghiale. Viene praticata soprattutto in zone boscose e a macchia, con caratteristiche molto vocate per questa preda.

La grande peculiarità della braccata, rispetto ad altre tecniche di caccia al cinghiale, è quella di coinvolgere un grande numero di partecipanti, sia come canai battitori, sia come poste. 

Nelle grandi cacciate al cinghiale spagnole, ungheresi, francesi, tedesche e più in generale mitteleuropee, non di rado si raggiungono i 100 partecipanti. La braccata è infatti una forma di caccia molto folcloristica nonché la forma di caccia al cinghiale più tradizionale ed emozionante.

Tecnicamente la braccata avviene iniziando nel primo mattino con l’azione di ricerca dei transiti notturni e dei covi dei cinghiali della zona. Individuati i branchi e le rispettive lestre, vengono organizzate le poste creando un accerchiamento degli animali e posizionando i cacciatori sui viottoli abitualmente percorsi dalle prede.

Terminata questa fase iniziale, quando tutte le poste sono state collocate, i canai, raggiunto il centro della zona, sciolgono ed incitano i loro ausiliari a trovare e stolzare i cinghiali dalle rimesse notturne.

 

 

Questa caccia raggiunge il massimo dell’emozione e della sua bellezza, nel momento in cui i cani individuati gli animali, iniziano con canizze e scagni ad alzare i cinghiali verso le poste.

Per le numerose e variegate voci di cani e battitori, per la coreografia, per i moniti e gli incitamenti, impartiti ai cani con un incessante crescendo di intensità, lo stato d’animo dei cacciatori alle poste viene acceso di fortissime emozioni fino all’esplosione di tutte le canizze che rappresentano il culmine emotivo di questa forma di caccia. Gli spari successivi a questi attimi sono le singole note di questo complesso ed avvincente concerto.

I canai, oltre a dirigere gli ausiliari, hanno un ruolo basilare nell’efficacia di questa caccia. Infatti il loro incitare le mute ed i singoli individui con grida e colorite imprecazioni, incoraggiamenti e spari, il loro proteggere i numerosi cani impegnati nell’azione da eventuali attacchi, prepara le poste al culmine del pathos che termina con gli immancabili spari.

 

La caccia al cinghiale in battuta

Spettacolare forma di caccia collettiva, molto praticata nei paesi dell’Est, dove non di rado, anche ragazzi, donne e bambini del luogo vengono coinvolti tra i battitori.

La forza ed il risultato di questa pittoresca azione venatoria derivano, infatti, dalla possibilità di creare un fitto cordone di persone, che avanzando, setaccia ampie zone di bosco, spingendo gli animali ad alzarsi e a fuggire verso le poste.

 

 

Per la sua azione e caratteristica dimensione è una forma di caccia molto adatta ad ampie estensioni pianeggianti. Il numero delle poste è sempre molto elevato e coinvolge il più alto numero di partecipanti attivi rispetto a tutte le altre cacce collettive.

La metodica non è molto diversa da quella della braccata, ma usufruisce del vantaggio di un numero molto elevato di battitori nel fronte che avanza e stolza gli animali. Questa forma di caccia in molti paesi, rappresenta una vera e propria usanza folcloristica, abituale in alcune feste patronali con ricorrenze tradizionali, in cui tutto il paese viene coinvolto.

 

Caccia al cinghiale individuale

Come indicato dal termine, questa forma di caccia, viene praticata prevalentemente da singoli cacciatori, che dall’altana o da poste dislocate vicino ai luoghi di pastura ed abbeverata, attendono le loro prede. E’ una forma di caccia molto diffusa in tutta Europa, molto selettiva in quanto consente di individuare e scegliere con precisione la propria preda.

Localmente, questa caccia è stata introdotta nella selezione. In questo caso, ai cacciatori di selezione che partecipano ai piani faunistici locali vengono assegnati animali predeterminati per sesso ed età, quindi una forma di caccia estremamente selettiva.

 

 

Questo tipo di prelievo, oltre che nell’attività venatoria, viene molto spesso utilizzato anche nei piani di controllo o contenimento, per quelle zone in cui un’elevata densità di animali causa pesanti danni alle coltivazioni agricole.

Potendo scegliere le prede con particolare precisione, la caccia dovrebbe essere mirata soprattutto agli animali di età media e ai giovani, che sono i responsabili principali dei danni alle colture agricole ed ortofrutticole. La caccia individuale alla posta viene praticata prevalentemente con l’arma rigata, più adatta del fucile a canna liscia per sparare anche a notevoli distanze.

 

Perché la caccia al cinghiale è così diffusa?

Il cinghiale, dopo essere stato per anni una specie molto localizzata e presente soltanto in alcune zone, dalla metà degli anni ‘80, ha visto una sua vera e propria esplosione demografica, creando di fatto un’espansione ad una delle forme di caccia più belle ed emozionanti e prestigiose.

Oggi, questa specie, è divenuta in alcuni casi, fin troppo presente, con densità che causano danni ed inconvenienti all’agricoltura. La sua espansione a macchia d’olio lo ha di fatto eletto a preda diffusissima e intensamente cacciata, quando addirittura non sia stata inserita nei piani di controllo per una sua riduzione numerica. 

Indubbiamente la caccia al cinghiale, proprio come 100 anni fa, rimane una delle forme venatorie più emozionanti ed affascinanti!