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Una giornata di caccia d'ottobre alla migratoria

Scritto da Marco Andrea Bogazzi | 9-mag-2022 13.02.37

Per un migratorista qual io sono da sempre; il mese di ottobre è quello che si aspetta con piacere e speranza.

Purtroppo negli anni le cose e parlo di migrazione, non sono andate bene. Io caccio prevalentemente in Lunigiana e ho visto i flussi migratori diminuire man mano che passava le stagioni.

Ricordo di ottobri dove era uno spettacolo guardare il cielo che era coperto da ogni tipo di uccello e la vista ripagava le alzatacce e poi dopo c'era il carniere che oltretutto permetteva di fare qualche colpo dato che alla fine è quello che chiediamo noi migratoristi.

Come dicevo, oramai erano anni che le giornate di passo di ottobre erano paragonabili a qualsiasi altra giornata autunnale cioè qualche fucilata all'albeggio e poi stop.

 

 

Non vedevi se non qualche sparuto fringuello o frosone e ogni tanto un tordo o un merlo. Fatto sta che a ora di pranzo si era già a casa da un pezzo con doccia fatta e magari qualche lavoretto lasciato indietro dal giorno prima.

Poi per qualche ragione a noi sconosciuta capita l'annata 2021/2022 e tutto cambia e si torna a quello che fino allora era un ricordo.

 

Una giornata insperata da cogliere al volo!

Il caso vuole che ero a casa da bordo e siccome era ottobre non persi tempo per organizzare le cacciate in tutti i giorni possibili e concessi. Ricordo che avevo già fatto uscite nei primi giorni di ottobre ma senza successo, sparai si e no qualche fucilata sporadica più a qualche merlo “pasturone” che altro e anche in cielo non si vedeva nulla; nessuna avvisaglia di passo e in cuor mio mi ero sfiduciato e pensavo che sarebbe stato un ottobre come tutti quelli precedenti.

Tutto vero fino a quel 9 di ottobre che mi ha fatto ricredere a ciò che solo qualche giorno prima avevo pensato.

Feci l'alba e sparai a qualche uccello come mi succedeva quasi sempre in quel posto e nulla mi fece pensare che da lì a poco avrei visto un passo che non ricordavo da anni.

 

 

Il sole era già alto e non si vedeva nulla se non qualche sporadico fringuello cosa che fino a quel momento era anomala; poi qualche verdone, lucherini, verzellini, frosoni e cardellini. C'era qualcosa nell'aria che annunciava che il passo era “rotto”ma di tordi ancora nulla; poi all'improvviso eccoli.

Mi passò vicino un branchetto di tordi e diedi un paio di fucilate.

Dentro di me ero molto contento, i tordi come la fucilata alle allodole mi procura un certo non so che di piacevole.

Mentre ricarico ecco un altro gruppo di tordi che mi passa sfiancato, poi un altro e ancora un altro. Insomma tutto questo ininterrottamente fino alle 11 passate poi il tutto è andato a scemare.

 

 

Tornai a casa con una gioia immensa!

Non per il carniere, che comunque era un ottimo carniere di tordi, ma per il passo sopratutto di questi; erano anni che non vedevo una cosa del genere qui da noi (ricordo che caccio in alta Toscana).

A casa nel pomeriggio mi misi alla ricarica delle cartucce (alla mattina sparai e anche molto) da usare la mattina dopo.

La domenica tornai e le aspettative non furono disattese.

Un passo meno copioso del giorno precedente ma ancora molto abbondante e le fucilate si ripeterono quasi come il giorno prima; anche quella mattina feci un buon carniere.

Lunedì 11 vide la fine del passo almeno per quello che ho visto nei due giorni precedenti. Continuai a sparare anche nei giorni a seguire ma appunto molto meno dato che il più era passato nel fine settimana.

Questo rimarrà nella mia memoria come un ottobre da ricordare!