Con la riduzione della grammatura, alla carica minima di 24 grammi, la filosofia produttiva della cartuccia dedicata al piattello ha seguito alcuni principi tipicamente balistici che tendono ad esaltare la performance di questa leggera carica di pallini.
Tra le cartucce da tiro abbiamo una differenziazione che spazia dai tipi entry level fino alle più sofisticate cartucce da gara, rimane come denominatore unico: questa grammatura veramente ridotta di 24 grammi. Peso che porta il numero dei pallini contenuti nella carica a una quantità davvero esigua e che quindi dovrà essere sfruttata al meglio per non sminuire la capacità di rottura sul piccolo bersaglio di argilla.
Analizzando il problema balistico, per fare rendere al massimo la grammatura veramente ultraleggera abbiamo sostanzialmente due linee di applicazione pratica da seguire che sono impiegate in modo molto evidente nelle cartucce Baschieri & Pellagri, Flash e Power:
Entrambe queste soluzioni sono balisticamente ed efficacemente valide e si adattano perfettamente alle esigenze di tiratori che, come vedremo in seguito, adottano tecniche di tiro differenti tra loro.
A prescindere dalle due diverse soluzioni, dobbiamo precisare che la qualità del pallino riveste un’importanza primaria per il suo effetto prima in rosata, in relazione alla densità e all’accentramento, e poi sull’effetto fratturativo legato alla sua sfericità e alla sua durezza, doti importanti rispettivamente per limitare la dispersione e creare sul piattello dei punti di incrinamento importantissimi per la sua successiva frattura.
I pallini speciali utilizzati nelle cartucce moderne di maggior qualità, vengono selezionati in base alla loro sfericità e quindi induriti tramite una maggior percentuale di antimonio (5%) e un rivestimento in nichel che ne esalta la durezza e la capacità di rottura. Per semplificare al massimo il concetto di capacità fratturativa del pallino duro dobbiamo pensare all’effetto di un martelletto spacca cristalli su una lastra di vetro.
L’energia concentrata su una superficie molto piccola, arriva più in profondità rispetto a quella ceduta da un pallino soffice, che si schiaccia e aumenta la sua superficie di cessione dinamica.
La Flash basa certamente tutta la sua efficacia sulla rosata concentrata e molto regolare, particolarmente efficace anche sulle lunghe distanze tipiche della seconda canna. È una cartuccia che si adatta quindi a moltissimi stili di tiro, garantisce in particolare un’eccellente resa balistica nella seconda canna, anche su piattelli difficili per l’angolazione e che offrono una minima superficie visiva.
La Power, in virtù dell’altissima velocità di impatto, crea anche con pochi pallini una cessione di energia sul piccolo bersaglio, davvero imponente e molto profonda, così da facilitare la formazione di incrinazioni tali sul bersaglio da portarlo alla rottura.
In entrambe le cartucce viene utilizzata una borra speciale, con un molleggio elaborato per attutire in massima misura il colpo d’ariete e lasciare così i pallini dotati di una perfetta sfericità; in questo concorre in modo determinante anche l’azione del bossolo Gordon, che da parte sua attutisce sia il rinculo che l’effetto della forte spinta sulla massa di pallini.
Inoltre, essendo in entrambi i casi una borra pretagliata, avremo la certezza matematica di un’apertura sempre regolare e uniforme colpo dopo colpo.
La conclusione alla quale arriviamo dopo queste premesse, ci porta a consigliare la Power ai tiratori molto istintivi e rapidissimi; un’azione di tiro molto immediata può contare ancora su una rosata molto nutrita e su pallini velocissimi, sia di prima che di seconda canna.
La Flash, come abbiamo detto è più adatta alle varie metodiche di tiro. Quindi consente anche ai tiratori meno veloci di contare su una seconda canna particolarmente efficace fino alle massime distanze grazie alla qualità impeccabili della sua rosata. La Flash è inoltre più morbida alla spalla, quindi consente un rapido riallineamento tra il primo e il secondo colpo, anche per i tiratori più sensibili ed il suo effetto è meno affaticante e ben percepibile nelle lunghe serie di gara.