Avvicinarsi alla ricarica di munizioni per pistola comporta sempre molti dubbi e perplessità. Conviene? Si risparmia? E' difficile? Perché si ottengono risultati "migliori"? ... le domande sembrano non finire mai.
In questo articolo parlerò quindi della ricarica di munizioni per armi corte e, nel farlo, darò risposta alle domande più frequenti e importanti che gli appassionati di tiro si pongono in merito alla ricarica delle cartucce domestica.
Vedremo insieme quando ricaricare le nostre cartucce valga davvero la pena e soprattutto quali sono i veri vantaggi che possiamo ottenerne. Iniziamo!
Non è sicuramente facile ma neanche impossibile!
Ci vogliono però attenzione e un modus operandi ben definito. Ci sono differenti passaggi da seguire, tutti molto importanti che richiedono dei controlli visivi ben precisi.
Cominciamo dal comprendere quali sono i componenti di una cartuccia per armi corte.
Una munizione completa si compone di 4 elementi che sono:
Il bossolo è il ”contenitore” che racchiude gli altri 3 elementi. Intuitivamente, quindi, quando ci accingiamo a ricaricare la prima cosa da fare è controllare i bossoli (se già sparati) per accertarsi che siano integri e non deformati.
Una volta preparati e innescati i nostri bossoli passiamo a pesare la giusta dose di polvere da sparo prevista dalle tabelle di ricarica (qui l’attenzione deve essere sempre ai massimi livelli) e la inseriamo nel bossolo.
Dopo aver inserito la polvere nei bossoli una regola fondamentale è quella di controllare visivamente tutti i bossoli per escludere una doppia dose. Solo dopo aver fatto questa verifica, procediamo con l'inserimento del proiettile fino a raggiungere l’altezza standard della cartuccia completa. L'altezza della munizione finita può variare in base al profilo del proiettile e alla lunghezza che viene predeterminata e accettata dai caricatori.
Come hai visto non è così difficile!
Tuttavia per compiere i passaggi che ho appena descritto serve l'attrezzatura dedicata e soprattutto l'esperienza necessaria per capire cosa si sta facendo e soprattutto il perché.
Agli inizi della tua avventura con la ricarica potrebbe non essere semplice ma è importante non complicarsi la vita da soli: segui sempre le istruzioni e soprattutto le tabelle di ricarica dei produttori di polveri e di chi produce attrezzature per la ricarica.
Solo così sarai certo che le tue cartucce ricaricate saranno sicure!
Perché si ricarica? Molto spesso la risposta a questa domanda è molto semplice: si risparmia!
Ricaricare le tue cartucce ti permetterà di risparmiare e non poco, un fattore da tenere in considerazione se desideri fare sedute di allenamento frequenti o semplicemente se ti piace sparare al poligono con la tua pistola.
Facendo un esempio concreto, andando una sola volta al mese al poligono possiamo benissimo sparare circa 200 cartucce. Considerando che il costo medio di una confezione da 50 cartucce è di circa 13/16 euro significa che il nostro pomeriggio al poligono, solo considerando le cartucce ci costerà circa 60 €.
Mentre se le ricarichiamo a casa potremmo pagare anche meno della metà!
Vediamo come, sempre facendo una stima dei prezzi delle polveri e dei componenti. Iniziamo partendo dalla polvere che in media ci costerà 50 Euro e con dei dosaggi normali, seguendo le tabelle di ricarica, dovremmo riuscire a preparare circa 3.500 cartucce. Quindi il costo unitario di una dose di polvere si aggirerà intorno ai 0,013 Euro.
Passiamo ai proiettili. 3.500 palle "ramate" con un peso standard di 124 grani ci costeranno circa 250 Euro (se evitiamo di prendere marche blasonate) con un costo unitario di circa 0,071 Euro.
Aggiungiamo gli inneschi che ci costeranno circa 105 Euro per 3.500 pezzi con un costo unitario di 0,030 Euro.
Infine, considerando i bossoli, le nostre possibilità sono molteplici. Possiamo acquistarne di primo sparo (ovvero usati solo una volta) e ci costeranno circa 175 Euro per 3.500 cartucce con un costo unitario di circa 0,050 Euro. A volte può capitare di riuscire ad ottenerli gratis presso un TSN riducendo sensibilmente il costo della cartuccia finita.
Riassumendo e facendo i conti avremo questo risultato:
Come possiamo vedere dalla tabella il costo di una cartuccia completa è di circa 16,4 centesimi che moltiplicati per i 200 colpi della nostra sessione di allenamento ci portano ad un totale di circa 32 Euro; più o meno la metà di quanto ci costerebbero 200 "colpi originali".
Tornando ai bossoli teniamo sempre in considerazione che potremmo riutilizzarli per diverse volte (anche 10-15) quindi la spesa di questo componente sarebbe solo iniziale o quanto meno ammortizzabile per più tempo.
Ecco perché ricaricare le cartucce per pistola conviene!
Per tenere traccia di tutte le spese che andrai a fare e soprattutto avere un controllo su quanto ti costa realizzare le tue cartucce, anche a seconda della reperibilità e del costo dei diversi componenti, ti consiglio di annotarti su un quadernino, o se sei più tecnologico utilizzando un foglio Excel, i costi unitari dei singoli componenti e le conversioni dei pesi per avere tutto sotto controllo e sapere esattamente quanto stai risparmiando.
Dire che le cartucce ricaricate siano migliori di quelle commerciali è un azzardo. Sicuramente sono diverse.
Le cartucce commerciali sono concepite per garantire il perfetto funzionamento su tutte le armi camerate in un dato calibro garantendo un'uniformità dei risultati a spese di un livello di customizzazione per singola arma o esigenze dei diversi tiratori.
Inoltre il caricamento automatico di cartucce prevede sempre delle tolleranze statistiche che rendono difficile trovare una cartuccia perfettamente uguale all'altra.
Al contrario chi ricarica pesa la dose una per una (o al massimo con un dosatore micrometrico che garantisce la precisione della dose), innesca manualmente e controlla che gli inneschi siano correttamente inseriti nella propria sede, controlla i proiettili accertandosi che siano omogenei e dello stesso peso. Per concludere, poi, confezionando la propria munizione e provandola in un tampone apposito per controllare che sia giusto.
Quindi se le operazioni di ricarica sono svolte in modo corretto si possono raggiungere livelli di precisione e accuratezza pari se non migliori delle commerciali.
Tuttavia il vero motivo che può rendere migliori le cartucce ricaricate è dovuto al fatto che essendo noi a ricaricare possiamo decidere, in base ai nostri obbiettivi, quali caratteristiche devono avere le nostre munizioni.
Se parliamo di Tiro A Segno è fondamentale che le cartucce siano assolutamente precise e costanti garantendo le stesse prestazioni e sensazioni al tiratore in ogni singolo colpo.
Mentre nel Tiro Dinamico Sportivo, I.D.P.A. o Action Shooting in generale, le cartucce, oltre a rispondere alle diverse esigenze dei tiratori, devono rispettare dei parametri regolamentari identificabili nel Power Factor che può essere diverso tra una disciplina e l’altra e, sicuramente, è inferiore a quello delle cartucce originali. La ricarica in questi casi diventa spesso obbligatoria.
Infine, se spariamo per il puro gusto di farlo, avremo comunque la possibilità di preparare le cartucce più adatte per la nostra arma. Ottimizzare la cartuccia in relazione alla pistola che ci piace di più usare è una pratica divertente e molto appagante.
Potremo scegliere il peso del proiettile, la sua forma, il tipo di polvere adatta e anche gli inneschi che ci garantiscono una perfetta accensione della polvere.
Le cartucce ricaricate possono essere utilizzate in tutte le situazioni che richiedono molte sessioni di allenamento e un gran numero di colpi da sparare per tenere alto il nostro livello agonistico. Naturalmente, come abbiamo visto se ricarichiamo, spenderemo meno e semplicemente potremmo allenarci di più!
Nelle discipline Action (T.D.S., I.D.P.A.. e simili) è necessario avere una munizione che, oltre a soddisfare i requisiti regolamentari del Power Factor, sia in grado di abbattere con sicurezza i bersagli reattivi in ferro (Pepper Popper, piastre e piatti) e che, per velocizzare l'azione di tiro, abbia anche un rinculo controllabile.
Chiaramente trovare il giusto mix tra questi elementi rende il più delle volte indispensabile la ricarica.
Infatti una volta trovata la cartuccia giusta possiamo dedicarci all’allenamento per poi andare in gara sicuri delle prestazioni della munizione preparata.
La ricarica domestica ci permette, inoltre, di preparare delle munizioni ormai desuete, fuori commercio o di difficile reperibilità (oltre che dai costi esorbitanti).
Eh si, se abbiamo la fortuna di possedere un’arma le cui cartucce non si trovano più in commercio o costano un occhio della testa come facciamo?
Non la usiamo più o proviamo, sempre con attenzione e sicurezza, a ricaricarle da noi. La ricarica ci permette di preparare le cartucce giuste per la nostra vecchia arma e portarla a sparare.
Molti tiratori iniziano a ricaricare non per il risparmio o perché sono degli agonisti, ma semplicemente perché trovano divertente la ricarica. Ti sembra strano?
La ricarica delle cartucce può diventare un importante completamento della nostra passione per il tiro (amatoriale o sportivo; poco cambia). Ci permette di imparare importanti nozioni di balistica e poi provarle sul campo, proprio su noi stessi.
Diventeremo quasi degli alchimisti; studieremo le polveri, analizzeremo le tabelle di ricarica, sceglieremo il dosaggio ideale, controlleremo i bossoli, rigenerandoli se necessario e innescandoli, fino al controllo finale dei proiettili.
Una soddisfazione che emerge quando, dopo il divertimento nel mettere insieme i pezzi e la minuziosa dedizione nel controllarli arriva, finalmente, il momento di usare le nostre cartucce.
Quando vedremo i buchi nel bersaglio, stretti e compatti nel punto giusto, sarà inevitabile sfoggiare un sorriso a 32 denti non dovuto solo al fatto di aver fatto centro, ma al fatto che abbiamo fatto realmente tutto da soli.
Fermo restando che l’arma funzioni a dovere e il tiratore faccia la sua parte, perché la ricarica non fa mai miracoli!
A questo punto non ci rimane che passare all'azione e valutare quali sono gli strumenti che ci servono per iniziare a ricaricare le nostre cartucce per pistola. Iniziamo con un kit base che ti permetterà di avvicinarti facilmente alla pratica della ricarica domestica. Ecco quello che ti servirà:
Per ricaricare le nostre munizioni in assoluta sicurezza cominciamo da una buona attrezzatura.
Meglio comprare una pressa monostazione, più semplice da utilizzare ed in grado di farci comprendere operazione dopo operazione come proceda il ricondizionamento del bossolo ed infine il suo caricamento.
La bilancina è un punto di primaria importanza sul quale non si deve assolutamente lesinare; tradizionale a braccio oscillante oppure elettronica non farà differenza. Necessario che sia uno strumento di assoluta affidabilità e quindi di qualità garantita.
E’ altrettanto importante il posto dove ricarichiamo, che sia una stanza tutta nostra che sia un angolo della casa l’importante e non farsi distrarre durante la fase della ricarica. La distrazione può provocare danni irreparabili. Fai in modo che la tua postazione da ricarica sia ordinata, comoda e accessibile solo a te. Fondamentale conservare la polvere da sparo in un luogo sicuro e asciutto.
Stabilisci le cose da fare in base al tempo che hai a disposizione, non fare mai cose in fretta e evita assolutamente di lasciare delle cartucce incomplete. Se hai già messo della polvere nei bossoli completa le munizioni prima di lasciare la tua postazione di ricarica.
Per concludere prima di lanciarti alla carica acquistando componenti e attrezzatura prova ad affidarti a qualcuno che conosci e di provata esperienza che possa insegnarti almeno le basi della ricarica, diverse armerie organizzano anche dei corsi. Se non conosci nessuno in grado di farlo, iniziare da un buon manuale è sempre la cosa migliore da fare.
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