Il Tiro Dinamico Sportivo, internazionalmente conosciuto come “Practical Shooting”, fa la sua apparizione in Italia a metà degli anni ’80.
Una delle prime storiche presentazioni di Practical Shooting avvenne nel 1985 presso il T.S.N. di Galliate in occasione dell’inaugurazione del Tunnel Grosso calibro. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e ci sono stati tanti cambiamenti nel mondo del tiro italiano.
La prima Associazione, denominata “Unione Italiana Tiro Pratico Sportivo” è nata proprio grazie ad alcuni tiratori stanchi della staticità del tiro da TSN che già praticavano la disciplina nella vicina Svizzera, dove questo sport era già molto diffuso.
Infatti il Tiro Dinamico Sportivo è una disciplina affascinante e adrenalinica che mette alla prova il tiratore e lo induce a competere con se stesso prima che con gli altri.
Concentrazione, allenamento, dedizione e capacità dei tiratori rendono questa Disciplina uno dei più spettacolari Sport praticabili con le armi da fuoco.
Il Tiro Dinamico Sportivo può essere praticato da tutti i maggiorenni in possesso di un titolo di porto d’armi valido.
Tuttavia essendo una particolare disciplina sportiva connessa con l’utilizzo di armi da fuoco è necessario, prima di iniziare, frequentare e superare un corso di tiro denominato “Livello Bronzo”.
Questo corso viene tenuto da un Istruttore Federale iscritto all’albo della Federazione Italiana Tiro Dinamico Sportivo. Sul sito ufficiale della FITDS trovate l’elenco dei tecnici abilitati e i riferimenti dei Campi di Tiro dove si svolge questa bellissima attività sportiva nonché le informazioni necessarie per frequentare il corso.
Il corso è obbligatorio?
Sì, è obbligatorio e non poteva essere diversamente in quanto si tratta di una disciplina sportiva dove le armi da fuoco vengono usate in maniera diversa da quello che può essere un utilizzo nel classico TSN.
Per fare un esempio: se la patente di guida abilita alla conduzione di una autovettura nel contesto stradale italiano e straniero non è altrettanto valevole per guidare una macchina in pista. Chi ha la patente “normale” non può guidare in F1.
E visto che il TDS è la Formula Uno del tiro con le armi da fuoco si rende necessario, per motivi di sicurezza e di capacità cognitive, richiedere un corso particolare per l’utilizzo dello strumento sportivo.
Nel Tiro Dinamico Sportivo si può competere con 3 tipologie di armi, “Handgun” “Shotgun” e “Rifle”.
La regina, ovviamente, è la Handgun, anche se Shotgun e Rifle stanno riscuotendo un grande successo nel mondo con un grande riscontro in Italia. Ogni tipologia di arma ha quindi le sue “Division”. Vediamole insieme:
Per comprendere il funzionamento delle diverse divisioni e soprattutto del Power Factor consideriamo il caso delle Handgun (pistole), per le altre armi infatti il funzionamento sarà il medesimo.
Considerando la categoria Handgun troviamo infatti ben 5 tipi di armi.
La “Production” è caratterizzata dall’utilizzo di armi prettamente di serie quindi “Out of the box”. Possono essere armi dalla doppia azione o mista. La partenza avviene con il cane a riposo (il primo colpo va esploso in doppia azione), oppure a percussore lanciato prive di cane.
Le armi di questa Division non possono avere il peso dello scatto inferiore ai 2,270 grammi. E’ l’unica Division con il vincolo dello scatto.
Le armi per poter competere nella Production devono essere inserite nell’elenco dell’I.P.S.C., l’organo internazionale che gestisce e regola questo sport.
Nella “Open”, la Formula 1 delle Division, le armi sono delle vere e proprie “Race Gun”. In questa categoria è permesso quasi tutto, compensatori, caricatori maggiorati, mirino olografico (noto come punto rosso). Tutte le armi sono delle vere macchine termo balistiche da competizione.
Nella “Classic” gli amanti o appassionati delle monofilari derivate o cloni della mitica 1911 trovano il loro modo di esprimersi sia in calibro originale che nel calibro 9x21. In queste divisioni le modifiche permesse sono davvero limitate.
Con la “Standard” torniamo alle Race Gun ma con una livrea più contenuta, infatti l’ama deve entrare in una scatola di verifica dalle dimensioni interne di 225 mm x 150 mm x 45 mm (con tolleranze +1 mm, - 0 mm). Partenza in singola azione o percussore lanciato (tipo striker). Nel caso delle striker sono permesse delle modifiche per migliorarne le prestazioni.
Arriviamo, poi, alla “Revolver Division" per gli amanti del tamburo. Anche quest’arma, come le altre, deve superare l’esame della scatola dimensionale, che è uguale per tutte, ma non ha limiti sul peso dello scatto. Sono permessi revolver che fanno uso degli Speed Loader (carichini) per munizioni con bossolo Rimmed o Moonclips (lunette) per munizioni con bossolo Rimless.
Quindi per chi vuole cominciare è giusto valutare a quale Division avvicinarsi. Ovviamente, com’è facilmente intuibile, la “Open” è la Division che richiede un impegno economico più consistente. Le armi in questo caso sono molto costose se confrontate con quelle delle altre Division. Come per tutte le altre discipline è consigliabile affidarsi ai suggerimenti dei propri istruttori.
Infatti c’è una differenza molto marcata nel competere in una o in un’altra Division. Le strategie da approntare, la tecnica da conoscere e ben più importante la differente assegnazione del punteggio in base al Power Factor.
Il Power Factor (PF) è il risultato matematico ottenuto dalla moltiplicazione tra la velocità del proiettile (in fps) e il suo stesso peso (in grani) fratto mille.
Ad esempio se abbiamo un proiettile dal peso di 200 grani che viaggia ad una velocità di 857 piedi al secondo il Power Factor sarà di 171,4.
Nel Tiro Dinamico Sportivo vengono prestabiliti specifici Power Factor in base alle differenti divisioni che determineranno l'assegnazione dei punteggi.
Quindi primi di parlare dei Power Factor delle diverse divisioni (faremo sempre l'esempio delle pistole) è opportuno valutare quali sono le principali tipologie di bersaglio utilizzate nel Tiro Dinamico Sportivo.
Il bersaglio cartaceo ufficiale è un “poligono” con 8 lati, suddiviso in tre zone punti e una zona periferica che determina la validità del punteggio sul bordo. Le tre zone punti vengono conteggiate in maniera differente in base al Power Factor.
Oltre al bersaglio cartaceo nel TDS si utilizzano anche dei bersagli “reattivi” in metallo che, se colpiti, cadono assegnando il punteggio al tiratore. Negli esercizi possiamo trovare i “Pepper Popper” e i "Plates" che sono dischi e piastre di circa 20 centimetri.
Alle varie tipologie di divisioni vengono quindi abbinati diversi valori di Power Factor.
Per la Production il fattore permesso è solo il Minor. Questo perché essendo "armi di serie” per motivi di sicurezza si è imposto il vincolo del Minor che corrisponde a 125,00.
Mentre per la Standard, la Classic e il Revolver sussistono entrambi i Power Factor (pur se con delle limitazioni nel revolver).
La Open ha un Power Factor dedicato stabilito in 160,00. Questo perché le armi in Open, principalmente in cal. 9/38 (il bossolo non deve essere inferiore ai 19mm) per arrivare a 160,00 di Power Factor devono spedire un proiettile (che non può pesare meno di 120 grani) alla cospicua velocità di 1330 FPS. Capirai che botto avviene in camera di cartuccia, ma in questo caso il compensatore aiuta!
Come avrai intuito conoscere le regole delle differenti Division, relativamente ad armi e Power Factor, ti aiuterà a scegliere quella che più ti piace. Tieni sempre in considerazione che ogni Division richiede spesso un allenamento e una preparazione specifici proprio per le differenti caratteristiche delle armi usate.
Se per le Division rimane una questione di gusto e “portafoglio” diverso è il meccanismo delle “categorie”. La categoria (classe di merito) è una condizione di capacità dei tiratori. Eccole nel dettaglio:
Chi comincia, dopo aver superato il previsto corso “Livello Bronzo” può partecipare alle competizioni ufficiali nella classe “D”. Se durante la sua stagione agonistica supera la prevista percentuale l’anno successivo si troverà nella classe corrispondente. Shotgun e Rifle seguono lo stesso criterio meritocratico.
Il Tiro Dinamico Sportivo si può praticare sui campi di tiro autorizzati, in base al tipo di competizione la stessa può essere composta da un minimo di 5 esercizi.
Ogni esercizio prevede una partenza da un punto uguale per tutti. Dopo il via, che avviene tramite uno strumento elettronico ( Timer ) che emette un suono acuto udibile anche con le cuffie, il tiratore percorre un percorso prestabilito ingaggiando di volta in volta i bersagli visibili dalle diverse posizioni di tiro. E’ previsto (spesso consigliato) l’ingaggio in movimento dei bersagli.
Il tempo si ferma all’ultimo colpo sparato.
Quindi bisogna tener conto contemporaneamente della precisione e della velocità dei tiratori, due parametri fondamentali che sono alla base del Tiro Dinamico Sportivo.
Il giusto (nonché personale) equilibrio tra i due porta ad ottenere dei buoni risultati che miglioreranno nel tempo inserendo nell’equazione la strategia (come gestire l’esercizio) e la forma fisica.
Possiamo dividere i diversi esercizi in 3 categorie:
Nella maggior parte degli esercizi i tiratori di Tiro Dinamico Sportivo devono fare più punti possibile in minor tempo.
Questo dipende dalle capacità di tiro del tiratore (in merito alla precisione) alla sua capacità fisica (muoversi velocemente e in sicurezza) e alla disposizione dei bersagli (in merito alla strategia da adottare). Detto questo andiamo a fare qualche esempio di conteggio degli esercizi che è sicuramente molto utile per capire il sistema.
Iniziamo con il dire che ogni tiratore, terminato l’esercizio, ottiene un High Factor relativo ai punti ottenuti e il tempo impiegato. Questo High Factor si ottiene dividendo i punti ottenuti per il tempo impiegato.
Prendiamo quindi ad esempio un esercizio Short Course di 10 colpi su 5 bersagli cartacei, quindi il punteggio massimo ottenibile sono 50 punti.
Come si può notare da questa tabella, il tiratore D vince l’esercizio perché ha l'High Factor più alto, anche se di poco rispetto a C che è stato velocissimo ma ha ottenuto meno punti.
Il programma di conteggio delle competizioni I.P.S.C. / F.I.T.D.S. funziona in questo modo: a chi ha ottenuto l'High Factor più alto viene assegnato il massimo dei punti possibili (in questo caso 50) pur avendone fatti di meno, poi attribuendogli una percentuale del 100% determina la differenza in percentuale degli High Factor degli altri tiratori e assegna di conseguenza i punti elaborati finali.
Sembra difficile, ma basta comprendere il procedimento matematico e tutto si fa facile!
Inoltre tieni in considerazione che il tutto viene elaborato da appositi programmi e niente viene lasciato al caso.
I costi sono differenti in base alla Division in cui si vuole competere. Orientativamente per la Open i costi di una buona arma pronto gara spaziano tra i 3.500 / 6.000 €uro.
Aggiungiamo i caricatori (almeno altri 3 oltre i 2 della dotazione) e saliamo di altri 100 / 150 €uro (forse di più).
A questo va aggiunto il costo della buffetteria. Un set completo per il TDS di buona qualità compreso di fondina, portacaricatori, magneti e cintura si aggira intorno ai 300 / 400 €uro.
Poi andiamo sull’abbigliamento ma qui dipenderà molto dai tuoi gusti e dalla tua fantasia. Ricorda però, per evitare spese inutili che sono vietati i capi di foggia militare mimetica. Sono consigliati invece i capi colorati e abbigliamento tecnico.
Le Division più “economiche”, come si può immaginare, sono la Production e la Revolver. A tutto questo c’è da aggiungere il munizionamento, che a volte conviene ricaricare, sia per gli allenamenti sia per le competizioni.
Il modo migliore per avvicinarsi al mondo del Tiro Dinamico Sportivo è quello di trovare un Campo da Tiro dove si svolge questa attività.
Poi è altrettanto importante affidarsi almeno agli inizi alla guida di un Tecnico Federale iscritto all'albo. Così, ancora prima di iniziare a comprare armi o attrezzature, ti aiuterà a comprendere qual è la Division che fa per te.
A questo punto sarai pronto a cimentarti in questa bellissima avventura. Prima di salutarci ricorda sempre che la bellezza del Tiro Dinamico Sportivo, come ci hanno raccontato i tiratori di Benelli nel video, è anche dovuta alle persone che conoscerai nel praticarlo e che condivideranno con te la stessa passione.
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