La risposta sembra scontata, ma se proviamo a rifletterci ci accorgiamo subito che la domanda non è affatto banale.
Una cartuccia più veloce impiega sicuramente meno tempo ad arrivare sul bersaglio e questo è un dato di fatto, ma è davvero la cosa più importante nel tiro al piattello?
Forse no.
Anche un cartuccia da tiro dalla velocità estrema richiede al tiratore di calcolare il giusto anticipo per centrare il piattello. Ne servirà meno rispetto ad una cartuccia più lenta ma l'abilità e l'esperienza del tiratore rimangono essenziali.
Inoltre elevata velocità significa anche maggiore energia, a prescindere dalla grammatura utilizzata, e quindi il fucile sarà molto meno controllabile a causa del rinculo.
E non è di certo finita qui!
Ci sono molte altri fattori da considerare e miti da sfatare.
Fino a non molto tempo fa le maggior parte delle cartucce da tiro al piattello avevano tutte una velocità standardizzata su valori di V1 di 390/395 m/s.
Questo valore come confermato da tanti anni di test e prove alla placca, e di impiego in competizioni, era quello che assicurava contemporaneamente un'ottima densità di rosata in rapporto al bersaglio e alla distanza di tiro.
Una velocità ritenuta sufficiente a conferire ai pallini un adeguato potere fratturativo sul bersaglio e soprattutto un rinculo e rilevamento non troppo sostenuti e perfettamente tollerabili anche dai tiratori più sensibili a questo aspetto passivo del tiro.
Piccola precisazione, non stiamo dicendo che cartucce da tiro molto veloci siano da evitare.
Da circa una decina d'anni tra l'ampia panoramica di munizioni per il tiro al piattello sono apparse cartucce molto più veloci dello standard appena descritto. Vengono qualificate infatti con la definizione di HV (High Velocity) che si sono affiancate e sono rimaste in commercio tutt'oggi per soddisfare i tiratori che desiderano una prestazione velocitaria superiore a quella classicamente impostata.
Queste cartucce sviluppano solitamente velocità iniziali a 1 metro di 415/435 m/s in base alle grammature impiegate delle varie cartucce (28 / 24 g) e possono darci un aiuto notevole semplificando il puntamento e l'anticipo sul bersaglio e incrementando soprattutto in prima canna l'energia sul singolo pallino.
Inoltre una cartuccia da tiro veloce ha indiscutibili vantaggi per il tiratore in pedana, altrimenti non avrebbe senso per le aziende armiere spingersi al limite della tecnica per raggiungere velocità estreme che oggi arrivano a sfiorare i 435 m/s (per le 24 grammi).
Ma quali sono questi vantaggi?
Iniziamo dal principale e forse dal più intuitivo. La rosata di una cartuccia da tiro molto veloce arriva prima sul piattello, quindi significa che dovremo anticipare meno la traiettoria del bersaglio, fino ad arrivare alla semplice collimazione sui bersagli con minore angolazione.
Questo è un aspetto molto importante perché, per natura, qualsiasi tiratore tenderà per prima cosa ad allineare il fucile al piattello e quindi stimare l'anticipo sorpassandolo e determinando in modo istintivo di quanto sopravanzare il bersaglio in movimento.
Ridurre la distanza tra il punto mirato e la posizione del piattello comporta un vantaggio non indifferente sia perché semplifica il movimento di mira sia perché riduce la possibilità d'errore grazie agli angoli meno accentuati.
Un vantaggio considerevole, perché anche se non mirerai mai esattamente dove si trova il piattello dovrai posizionare la linea di mira molto più vicina.
Il meteo influenza le prestazioni delle cartucce, sia da caccia sia da tiro. Se vuoi sapere come questo articolo fa al caso tuo.
Anche le cartucce da tiro non sono insensibili all'effetto delle condizioni climatiche peggiori e più avverse; perché la temperatura e l'umidità hanno sempre la capacità di ridurre sensibilmente la velocità dei pallini e quindi la loro energia e il loro effetto terminale nella fratturazione del bersaglio.
In questo caso le cartucce da tiro molto veloci hanno intuitivamente una riserva di energia maggiore rispetto a cartucce più lente, quindi riescono a superare più agevolmente anche le peggiori condizioni climatiche.
Per farti un esempio una cartuccia da tiro estrema che perde un po' di energia a causa del clima viaggerà come una normale cartuccia con velocità standard.
Al contrario una cartuccia più lenta e con velocità / energia sufficiente in condizioni standard, potrà perdere una buona parte della sua efficacia sulla rottura del piattello.
Ciò significa che, come accennato sopra, dare il giusto anticipo sarà molto più difficile perché questo si allungherà molto con una cartuccia normale e si sa che puntare il fucile in un punto molto lontano dal bersaglio può essere difficile e poco intuitivo per qualsiasi tiratore, anche per i più esperti.
Minor velocità significa anche minor energia residua dei pallini e questo ci porta direttamente al vantaggio principale delle cartucce da tiro molto veloci.
A prescindere dalla condizioni meteo, una velocità maggiore dei pallini comporta anche un sensibile aumento della loro forza d'impatto sul bersaglio.
Pallini spinti a velocità elevate hanno sicuramente meno difficoltà a rompere i piattelli e questo può fare veramente la differenza sui piattelli più difficili, oppure sui piattelli non centrati o scarseggiati attinti con solo due/tre pallini.
Le regole del tiro a volo sono chiare. Se un piattello non mostra chiari segni di rottura o non rilascia la famosa "nuvoletta fumante" il punteggio è 0. Non importa se ci sembra di averlo preso (in pieno o di striscio).
Pallini molto veloci possono, a differenza di pallini più lenti, rompere il bersaglio anche se questo non viene centrato dalla zona centrale della rosata.
Per rompere un piattello non perfettamente centrato e colpito solo da una parte esterna della rosa dei pallini si richiede, sui pochi pallini andati a segno, molta forza d'impatto. Paradossalmente i pallini più esterni della rosata sono però animati da velocità / energia minore rispetto a quelli centrali.
L'incremento della velocità iniziale comporta un miglioramento dell'energia residua anche sui pallini marginali, rendendo quindi tutta la superficie della rosata perfettamente efficace sul bersaglio, anche solo parzialmente attinto.
Non potendo variare più di tanto la grammatura e le numerazioni, l'incremento della velocità residua dei pallini rimane quindi una dei parametri più importanti ai fini del successo.
Se stavi già pensando di cercare "cartucce da tiro più veloci" su Google, aspetta un attimo!
Perché bisogna affinare la nostra ricerca della migliore cartuccia da tiro considerando anche cosa comporta una velocità estrema in termini negativi.
Questo ti permetterà di affinare la tua ricerca, trovare la cartuccia ideale per te e rompere più piattelli.
Il primo e il più rilevante svantaggio di un'elevata velocità è senza dubbio il maggior rinculo e rilevamento del tuo fucile. L'effetto di queste sollecitazioni sulla spalla / viso del tiratore sarà quello di creare un ritardo sull'esecuzione del secondo colpo.
Nessuno è perfetto, e anche ai migliori tiratori può capitare di sbagliare un piattello. Nella maggior parte delle discipline tiravolistiche si ricorre infatti al secondo colpo ed in questo caso lo sparare cartucce estreme può diventare un concreto handicap.
Dopo aver sparato una cartuccia molto veloce il tuo fucile si sposterà di più, perderai per un attimo la tua linea di mira e dovrai riallinearla al piattello dal quale ti sei scollegato.
Maggiore rimane il collegamento con il piattello tra il primo e il secondo colpo maggiore sarà la probabilità di riuscire a recuperare il piattello con la seconda canna. In questo caso una cartuccia standard in prima canna non causa un eccessivo scollegamento con il bersaglio facendoti guadagnare preziose frazioni di secondo tra il primo ed il secondo colpo.
Questo è un aspetto di fondamentale importanza e da considerare con grande attenzione soprattutto nelle discipline dove si devono ingaggiare due bersagli consecutivamente e nel minor tempo possibile, come accade nello Skeet e nel Double Trap.
Il ragionamento è il medesimo, dopo aver colpito o mancato (speriamo di no!) il primo piattello devi inseguire e allineare il tuo fucile al secondo. Avere un fucile che si sposta poco e ti permette di farlo più velocemente è un concreto enorme vantaggio, non credi?
Per vincere nelle gare non basta colpire uno solo o due piattelli, bisogna completare tutta la serie, inoltre spesso per avere un vincitore si iniziano avvincenti duelli, meglio definiti come Shoot-Off.
Infine, in diverse competizioni, viene offerta la possibilità di effettuare una ripetizione e quindi il numero di colpi da sparare e da mandare a segno è notevole.
Il tuo fucile da tiro sopporterà agevolmente serie molto lunghe di piattelli (è progettato per questo), ma tu sei in grado di fare altrettanto?
Nel tiro a volo ci si stanca, molto. Per questo i tiratori agonistici, oltre alla pratica al campo di tiro, curano con particolare attenzione la loro forma fisica, con allenamenti e programmi di alimentazione personalizzati.
Quindi la domanda è vale davvero la pena di aggiungere un ulteriore sforzo?
Infatti da un lato le cartucce da tiro molto veloci ti rendono "più facile" centrare il piattello, dall'altra ti richiedono un maggiore sforzo fisico per assorbire e gestire il maggior rinculo del tuo fucile, con le conseguenze negative già viste.
Il colpo alla guancia e alla spalla sarà molto più forte e sentirlo per 25 o 50 volte può avere effetti negativi non solo sul tuo affaticamento ma anche sulla tua concentrazione. In tutti gli sport fisici, di squadra o non, spesso l'atleta migliore può benissimo perdere perché meno concentrato del suo avversario, che sulla carta avrebbe avuto meno speranze.
Non è un caso allora che molte aziende (sia di fucili sia di cartucce) che supportano tiratori agonistici si preoccupino molto, oltre alla velocità, di assicurare il maggior comfort possibile al tiratore. Un chiaro esempio di questa attitudine è sicuramente l'innovativo buscione Gordon sviluppato dalla Baschieri & Pellagri proprio per questa ragione.
I pallini durante lo sparo sono sottoposti a forze che ne portano all'estremo la loro resistenza fisica. Pallini, che a causa dell'eccessiva spinta tendono a deformarsi o a schiacciarsi non garantiranno delle rosate adeguatamente compatte ed uniformi, essenziali nel tiro al piattello.
Funziona come nella caccia, se il piattello non viene raggiunto da un numero sufficiente di pallini con abbastanza velocità causarne una rottura completa (quindi valida ai fini del punteggio) è più difficile.
Allo stesso tempo però una velocità troppo elevata raggiunta con pressioni decisamente superiori allo standard deformerà maggiormente i pallini, che nel momento iniziale della deflagrazione, per compressione tendono a schiacciarsi tra di loro e perdere la loro sfericità.
Pallini non perfettamente sferici aumentano la dispersione della rosata perché la loro forma irregolare determina un deflusso dell'aria sulla loro superficie frontale che, essendo irregolare, ne determinerà più o meno accentuate deviazioni dalla traiettoria originaria, causando un allargamento della rosata e un diradamento dei pallini al suo interno.
Attenzione però!
Proprio per i problemi balistici appena visti, le cartucce da tiro ad alta velocità richiedono fermamente l'uso di componenti selezionati e di alta qualità. I pallini, primari artefici della rottura del bersaglio, animati da alta velocità spesso ottenuta con notevoli sollecitazioni sulla loro superficie devono essere selezionati tra i migliori e i più severamente selezionati.
Per le cartucce vengono impiegati pallini specificatamente prodotti con sfericità e durezza attentamente selezionati.
La maggior sfericità si ottiene con controlli e vagliature che estraggono solo i pallini perfettamente rotondi e privi di difetti strutturali.
La durezza viene conferita alla lega di piombo tramite l'impiego di una maggiore quantità di antimonio, rispetto ai pallini abitualmente utilizzati a caccia. Per il tiro infatti si arriva ad impiegare fino al 6% di antimonio, contro il
2-3 % dei pallini da caccia.
Oltre all'effetto dell'antimonio si utilizza anche una copertura galvanica di rame/nichel che conferirà ai pallini un'ottima scorrevolezza e durezza superficiale.
Nel tiro al piattello la durezza del pallino è un fattore estremamente importante perché migliora la capacità fratturativa creando un effetto molto simile a quello dei martelletti che si usano per infrangere i cristalli.
Ci siamo chiesti se le migliori cartucce da tiro siano anche quelle più veloci e ci auguriamo di averti fornito tutte le basi per dare una risposta. Però avrei piacere di lasciarti anche la mia (spero possa esserti utile).
La mia risposta è... in alcuni casi sì in altri no!
Ma spieghiamoci meglio perché dobbiamo considerare due aspetti:
Riguardo il primo si potrebbe scrivere un trattato senza arrivare ad una risposta definitiva, semplicemente perché ogni tiratore ha un suo particolare modo di imbracciare il fucile, di mirare e di sparare.
La cartuccia HV è solitamente preferita da tiratori veloci che ingaggiano il bersaglio con un puntamento rapido e istintivo, sparando in modo molto immediato e direttamente sul bersaglio.
La cartuccia lenta è preferibile per il tiratore più riflessivo che spara con un "mezzo tempo" quindi con un'azione più graduale e meditata che porta ad allineare la bindella con il bersaglio, a seguirlo e superarlo per sparare alla fine dopo averlo "agganciato" con grande sicurezza e precisione di puntamento.
Quindi è chiaro che la soluzione ottimale deriverà in parte dalle preferenze e dalla tecnica d'ingaggio del bersaglio di ogni singolo tiratore.
Discorso che cambia, e sicuramente diventa molto più oggettivo, se consideriamo quali siano gli aspetti tecnici richiesti e necessari per avere un'ottima cartuccia da tiro che sia anche molto veloce.
Abbiamo visto infatti che velocità estreme causano diverse problematiche tecniche oggettive.
Allora le migliori cartucce da tiro saranno, dal punto di vista tecnico, quelle cartucce in grado di sviluppare elevate velocità e diminuire quanto più possibile gli svantaggi ad esse correlati.
Come si può fare?
Le principali soluzioni sono:
Dei pallini abbiamo già parlato precedentemente, quindi ora ci dedicheremo agli altri due punti.
Con la riduzione delle grammature destinate al tiro al piattello (24 / 28 g ), è stato necessario modificare e perfezionare in modo evidente la struttura e l'effetto delle borre contenitore utilizzate in queste speciali cartucce perché sono aumentati i volumi interni e sono cambiate le tipologie di propellenti specifici per queste munizioni.
Le nuove borre dovendo lavorare in sinergia con una minore quantità di polvere e di pallini hanno richiesto un allungamento evidente del loro molleggio centrale.
Per un'ottimale risposta elastica durante la fase deflagrativa questo speciale ammortizzatore è stato spesso irrigidito da strutture a cellette che ne consentissero la flessibilità senza comportare un'eccessiva cedevolezza.
E' evidente quanto appena esposto dalla speciale struttura della borra T2 da 27 mm. che appare nella foto qui sotto. Lo spazio centrale tra couvette e bicchierino dei pallini è stato suddiviso in due strati di studiata flessibilità ottenuti tramite l'affiancamento di setti flessibili ma non eccessivamente morbidi.
L'azione della borra serve a raccogliere e sigillare i gas propulsivi sviluppati dalla combustione della polvere e soprattutto a trasmettere l'azione di spinta e accelerazione sul piombo in modo omogeneo e graduale, limitando la deformazione e l'eccessiva compressione della colonna dei pallini.
Il bicchierino protegge efficacemente i pallini sia in canna dall'attrito radente sulla superficie interna del tubo sia nei passaggi attraverso i coni di raccordo e di strozzatura. La sua azione si svolge anche all'uscita del vivo di volata, dove il bicchierino protegge la coda della colonna del piombo dall'azione dei gas in espansione, impedendogli di insinuarsi trai i pallini.
La peculiarità principale di questo speciale bossolo è la presenza di un buscione attivo. La base interna del bossolo è infatti ricavata da una struttura flessibile ed ammortizzante che consente un'azione di molleggio sulla spinta dei gas propulsivi generatisi con la combustione del propellente.
Di fatto l'azione di spinta dei gas che lavora solitamente solo in direzione della borra, mitigata dall'ammortizzatore di quest'ultima, nel bossolo Gordon viene invece affievolita anche dalla compressione passiva dello speciale buscione attivo. Questa azione porta una riduzione dello scarico dinamico sul fondello della cartuccia e quindi sull'arma mitigando lievemente ma percepibilmente la sensazione fisiologica di rinculo.
Nella fase iniziale di formazione del tiratore quando la difficoltà di allineamento con il bersaglio e di calcolo dell'anticipo rappresentano il problema più evidente ed importante, penso sia preferibile l'utilizzo delle cartucce più veloci con 24 grammi di pallini.
Questo comporterà chiaramente una facilitazione nell'agganciare il bersaglio, minimizzando allo stesso tempo gli effetti del rinculo grazie alla grammatura più leggera ed eventualmente all'utilizzo del bossolo Gordon.
In seguito acquisita una buona capacità di puntamento e di raggiungimento del bersaglio anche nei casi più difficili dei piattelli maggiormente angolati, l'uso di cartucce a velocità standard con 28 grammi di pallini ci darà la massima efficacia balistica per la densità e regolarità delle rosate, assicurando anche di seconda canna un effetto terminale assolutamente efficace sui piattelli più difficili ed impegnativi.
Prima di salutarci abbiamo pensato, per aiutarti, di realizzare una speciale check-list per valutare qualsiasi cartuccia da tiro e scegliere quella più adatta alle tue esigenze.
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