Istruttivo e del tutto condivisibile, l’esempio riportato da Gebben Miles e sua moglie Karen. C’è molto di vero nel loro piacevole commento fatto tra un colpo e l’altro in una battuta alle tortore.
In sintesi, Gebben sostiene che il tiro al volo, in pedana oppure itinerante, su piattelli inanimati, per quanto non sia un tiro sulla selvaggina, porterà comunque un vantaggio a caccia.
Clays to Game: i consigli dei campioni
Se qualcuno di voi non lo conoscesse, Gebben Miles è un tiratore e istruttore professionista nella disciplina dello Sporting, con un palmares ricchissimo di vittorie importanti tra le quali spiccano sicuramente il Campionato del Mondo FITASC del 2018 e le 22 medaglie nel Tour NSCA.
Con la moglie Karen e con il resto della sua famiglia, Gebben condivide la passione per il tiro e per la caccia.
Così nasce la serie "Clays to Game", 6 episodi disponibili gratuitamente sul canale YouTube di Baschieri & Pellagri per migliorare del tiro a caccia, sfruttando i consigli dei campioni!
La serie è registrata in inglese ma è possibile attivare i sottotitoli in italiano seguendo la procedura indicata di seguito.
I benefici dell'attività tiravolistica a caccia
L’attività tiravolistica pur se limitata alla pedana, comporta sempre un immenso vantaggio che risiede nell’uso del fucile, nell’affiatamento con tutte le operazioni di contatto con esso: caricare l’arma, imbracciarla, puntarla e sparare quando si è agganciato il bersaglio in movimento sono un esercizio di importanza basilare per chi poi affronterà la stagione venatoria.
Il cacciatore che non si allena e non spara per mesi, arriverà all’apertura fisicamente meno pronto, meno affiatato con il proprio fucile. Il gesto di imbracciare, far salire la pala del calcio dal fianco alla spalla, farle trovare subito il perfetto punto d’appoggio nella fossa clavicolare, sarà mille volte più fluido e facile.
Anche adagiare il viso sul calcio trovando allineato l’occhio alla linea di mira sarà più facile, più sicuro, più immediato.
Portare l’arma alla spalla in un lampo, lo sparare con scioltezza nei tempi giusti, il dare l’anticipo con sicurezza e rapidità sono l’essenza che porta al colpire con precisione e costanza.
Tutto questo per sottolineare e comunicarvi che cosa?
Immaginiamo di vedere noi stessi dall’esterno, ecco che il cacciatore, magari non più giovanissimo e fermo da molti mesi, che all’apertura della caccia alla partenza della prima lepre della stagione, si trova impacciato e lento a portare il fucile alla spalla, la linea di mira deve essere cercata e l’arma ruotata o spostata per mettere l’occhio in linea con bindella e bersaglio, occorre un attimo lunghissimo, avvilente e il selvatico si allontana e prende velocità, tutto più difficile.
Cerchiamo ora di vederci da fuori, ma stavolta ben allenati per mesi e mesi di attività in pedana, anche solo amatoriale e ricreativa; ci sentiamo più sciolti, portare il calcio alla spalla è facile... lo abbiamo fatto mille volte ci va quasi da solo in un lampo ed altrettanto rapidamente puntiamo con precisione, il tiro sarà rapidissimo e preciso, il successo molto più facile.
Ripetiamo non è importante solo il tiro al nostro bersaglio, ma tutto quanto abbiamo fatto prima, l’esercizio fisico che ci rende fluidi nei movimenti, l’abitudine a compiere presto e bene la gestualità; la capacità di puntare e mirare rapidamente e con gran precisione… la spalla ed il viso a rispondere sinergicamente allo sparo.
Siamo d’accordo con Gebben… cacciatori, allenatevi coi piattelli per arrivare prontissimi e in forma perfetta all’apertura della caccia!
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