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Come mirare nel tiro a volo e centrare il piattello

A vedere altri tiratori sembra facile vero? Tutto sembra avvenire più lentamente, il piattello che parte, il tiratore che lo segue con il fucile e infine lo rompe.

Ma una volta in pedana le cose cambiano. I piattelli ci sembrano troppo veloci, ci sentiamo impacciati nel seguirli con il fucile e dopo lo sparo vediamo passarli indenni uno dopo l’altro.

Questo perché mirare nel tiro a volo e centrare il piattello richiede non solo una massima concentrazione del tiratore ma anche una perfetta postura e perfezione dei movimenti fino alla conoscenza di alcuni principi balistici fondamentali.

Sei curioso di sapere come mirare nel tiro a volo?

In questo articolo ti darò alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a centrare con più facilità i piattelli e iniziare a romperli uno dietro l’altro.

 

 

 

L’anticipo nel tiro al piattello

In base alle varie specialità del tiro a volo, i piattelli vengono lanciati a velocità iniziali variabili, ma comunque sempre sostenute. Possiamo considerare 120 km/h per i piattelli più veloci della fossa olimpica e 60/90 km/h i piattelli meno veloci del compak sporting. 

Le cartucce da tiro hanno velocità iniziali che possono variare da 390 a 430 m/s.

Sia i piattelli sia le cartucce perdono parte della loro velocità a causa della gravità e resistenza dell’aria, a questo si aggiunge la distanza di tiro che evidentemente comporta un ritardo nell’arrivo dei pallini sul bersaglio.

Tutti questi fattori determinano la necessità di sparare calcolando “l’anticipo”, ma che cosa significa?

Sparare ad un bersaglio in movimento comporta sempre la necessità di mirare “davanti” oppure “sopra o sotto”, in base alla direzione del bersaglio. Solo in questo modo i pallini potranno compensare i ritardi legati ai riflessi del tiratore e al loro transito dal fucile al bersaglio.

 

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Se miriamo direttamente al piattello, spareremo sicuramente dietro ad esso in un punto in cui il piattello non è più. Lo mancheremo o colpiremo solo parzialmente con i pallini della testa della rosata.

Come possiamo stimarlo?

Il calcolo dell’anticipo è prettamente matematico, ma di fatto impossibile da realizzarsi nel breve istante che intercorre tra l’acquisizione del bersaglio e lo sparo.

In nostro aiuto vengono quindi l’esperienza e l’istinto.

Il tiro, valutati la distanza, la velocità e l’angolazione del piattello, viene infatti indirizzato puntando del tutto istintivamente in una zona anteriore al bersaglio in volo in cui lo stesso prevediamo che sarà nel momento in cui giungeranno i pallini.

 

 Come Scegliere Una Cartuccia Da Tiro

 

Come può essere dato l’anticipo nel tiro al volo

In genere i tiratori ricorrono a due tecniche per dare l’anticipo. Alcuni sostengono che una sia migliore dell’altra e viceversa. Il mio consiglio è di provarle entrambe e vedere con quale delle due rompi più piattelli:

  1. Sparare seguendo la traiettoria del bersaglio e fermando il fucile: In questo caso si punta il fucile verso l’uscita del piattello. Quando il piattello parte si segue con busto e bindella del fucile la sua traiettoria fino ad oltrepassarlo. Alla giusta distanza si ferma il fucile e si lascia partire il colpo.


  2. Sparare con il fucile in movimento: Si segue sempre il piattello con il busto e la bindella del fucile, in questo caso però non si interrompe il movimento ma se ne aumenterà in modo fluido la velocità. Il fucile sorpassa in modo naturale il piattello e senza arrestare il movimento di accompagnamento e di superamento del bersaglio si lascia partire il colpo senza strappi.

 

Vuoi vedere un esempio pratico?

Guarda questo video in Slow-Motion dove Nasser Al Attiyah, medaglia di bronzo a Londra 2012, da il giusto anticipo sparando con il fucile in movimento senza fermarlo ma proseguendo in modo armonico e fluido.

 

 

 

Servono concentrazione e allenamento

Il tiro a volo è uno sport molto faticoso sia a livello fisico sia a livello mentale. Infatti è necessario mantenere alta la concentrazione non solo quando parte il piattello ma anche durante tutti i movimenti fuori e dentro la pedana.

Una volta presa posizione l’unico pensiero deve essere quello di rompere il piattello, altre considerazioni o pensieri potrebbero farci perdere la giusta concentrazione.

Per questo motivo molti tiratori prima di entrare in pedana ripetono in modo quasi ossessivo alcuni gesti come:

  • Sistemare le cuffie o il cappello
  • Inserire allo stesso modo le cartucce
  • Chiudere il fucile sempre nella stessa zona e allo stesso modo
  • Fare un leggero passo in avanti

Sono gesti che non hanno una valenza tecnica ma permettono di avere una maggiore concentrazione, assorbendo parte della nostra attenzione e impedendoci di pensare ad altro. Accade lo stesso nel tennis quando vediamo alcuni giocatori ripetere gli stessi movimenti, come veri e propri tic, prima della battuta.

 

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Mantenere alta la concentrazione e pronti i riflessi implica anche un notevole sforzo fisico indiretto che va a sommarsi a quello fisico effettivo dovuto all’essere sempre in piedi, sostenere il peso del fucile e attutire colpo dopo colpo il suo rinculo. Aiuti e suggerimenti esterni possono aiutarti a velocizzare l’apprendimento ma progredirai veramente solo grazie ai tuoi sforzi.

Molti tiratori, soprattutto alle prime armi, tendono a sottovalutare lo sforzo fisico richiesto dal tiro a volo e con il proseguire dei piattelli la loro concentrazione cala a causa della stanchezza fisica.

Per questo motivo è consigliabile affiancare l’attività tiravolistica ad altre attività sportive che ti permettano di potenziare la tua resistenza fisica e muscolare.

Scoprirai che riuscirai a rimanere concentrato più facilmente e più a lungo e che il numero dei piattelli rotti aumenterà.

 

 

La mira e la posizione di tiro

Nel tiro a volo si spara con entrambi gli occhi apertiQuesto permette di avere un campo visivo più ampio e in cui sia percepibile la profondità. In questo modo sarà più facile seguire la traiettoria del piattello e quindi stimare il giusto anticipo.

Inoltre quando ci si appresta a mirare nel tiro a volo è necessario che il corpo e il busto si muovano in modo solidale con il fucile per seguire e anticipare i piattelli.

A volte capita di seguire il piattello con gli occhi ma non con corpo e fucile e pensiamo erroneamente che ad essere sbagliato sia l’anticipo che abbiamo dato.

Riguardo la posizione quest’ultima varia se sei mancino o destro. Per un destro il piede sinistro deve essere leggermente spostato in avanti ed il corpo deve essere sempre leggermente inclinato in avanti per garantire un certo equilibrio con il corpo ed il fucile.

 

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Il fucile deve essere ben inserito sulla spalla destra ed i gomiti non devono essere verticali ma, divaricati, leggermente posti in orizzontale. Le spalle devono essere parallele al terreno evitando la postura classica del cacciatore che spara all’imbracciata. I piattelli vanno quindi seguiti con una torsione del busto senza cambiare la posizione dei piedi.

In fase di mira è importante che tu possa vedere tutta la bindella del tuo fucile. Per farlo è necessario che la sua piega, ovvero l’inclinazione che le canne e la bindella hanno con l’asse del calcio sia regolata perfettamente.

Dovresti avere in fase di tiro un allineamento quasi perfetto tra bindella, mirino e bersaglio.

 

 

Cambiare il calcio del fucile, funziona?

Molti tiratori sono alla continua ricerca del calcio perfetto per il loro fucile, facendolo modificare ed adattare continuamente. Sicuramente l’adattamento del calcio al tiratore è fondamentale per centrare i piattelli tuttavia va fatto con criterio per evitare spese inutili.

Se sei agli inizi o hai appena comprato un nuovo fucile assicurati di aver raggiunto una buona ripetitività e automazione di posizione sul calcio prima di personalizzarlo.

Cerca di sparare almeno 10 serie di piattelli prima di intervenire. All’inizio può sembrare che il fucile non ci segua fedelmente ma è normale in entrambi i casi.

Se non puoi recarti spesso al campo da tiro puoi esercitarti anche a casa provando ad imbracciare il fucile, naturalmente scarico, puntare avanti e in basso e quindi seguire un bersaglio immaginario che sfila in diverse direzioni.

Una volta appurato che il calcio debba essere modificato ricorda sempre che la corretta impostazione potrai ottenerla solo consultando un calcista o un armiere esperto che provvederà a guardarti dalla punta della bindella una volta imbracciato il tuo fucile.

 

 

Come scegliere fucile e cartucce ideali per tiro al piattello

Federica Gozza

Federica lavora come Marketing Manager in Baschieri & Pellagri. Il suo lavoro l’ha portata a viaggiare, cacciare e calcare campi da tiro in tutto il mondo. È un’esperta nel campo del tiro a volo e sportivo. Grazie a lei Baschieri & Pellagri riesce a scoprire e supportare nuovi talenti. Ha curato con passione la realizzazione di Hunting Spot a dimostrazione che la caccia e il tiro non sono per soli uomini!

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