Molto spesso chi ha provato e soprattutto ha avuto modo di testare a fondo le potenzialità del calibro 36 / 410, sia a caccia sia nel tiro al piattello, difficilmente rimpiange i suoi fratelli maggiori. Se anche tu hai mai pensato di provare questo calibro o sei già un appassionato, sei nel posto giusto!
Le cartucce a pallini in calibro 36 / 410 e il loro utilizzo a caccia
La cartuccia calibro 36 o 410 (denominazione USA) è una cartuccia a pallini di piccolo calibro, con bossolo a struttura standard, quindi con un tubo in plastica o cartone, un buscione in plastica che funge da fondo e sede dell’innesco ed il fondello metallico che unisce e consolida tutti questi elementi.
Il calibro ha una sua versione Magnum con bossoli da 73 e 76 mm. I bossoli del calibro 36 hanno fondello da 8 o 16 mm. quindi sono ascrivibili ai bossoli tipo 1 e 3. Montano solitamente inneschi di media e bassa potenza, perché usano dosaggi di propellente contenuti, oscillanti da 0,35 a 1,20 grammi, inoltre la loro sezione molto ridotta e pari a circa un terzo di quella del calibro 12, non necessita di un grande impulso ignitivo.
La minuscola cartuccia con un calibro di circa 10 mm. è graziosa nelle sue forme e proporzioni e nasce principalmente per le piccole cacce da giardino, molto diffuse a cavallo dell’inizio del secolo scorso soprattutto nei paesi francesi, ma fa la parte del leone nella caccia a capanno, soprattutto ai piccoli migratori, quando la buttata vicina impone un calibro ridotto per creare una balistica adeguata e non distruttiva.
Il "regno" del calibro 36 / 410. La caccia al capanno ai piccoli migratori.
La portata del calibro 36 varia in base alla tipologia delle cartucce e quindi alla grammatura della carica di pallini, che può andare dai 7 / 8 ai 21 grammi di piombo nelle cartucce a velocità standard e fino a 25 grammi nelle silenziate.
Molto utilizzata nei fucili a canna liscia di tutte le tipologie; semiautomatici, sovrapposti, paralleli, monocanna e fucili a pompa. Esistono poi addirittura armi molto particolari in questo calibro, come: carabine a leva tipo Winchester, fucili semiautomatici e bolt action di derivazione evidente da armi militari.
Non sono mancate anche armi strane ed inconsuete per una cartuccia da caccia, come revolvers e pistole monocolpo, fino a monocanna dissimulati in ombrelli e bastoni da passeggio.
Calibro 36 / 410: denominazione e quote
Come per tutti i calibri a pallini più comuni, seguendo una antica usanza delle armi ad avancarica, nella designazione del calibro, il numero 36 corrisponde al numero di sfere di piombo puro con il medesimo diametro di foratura della canna della canna, ricavabili dalla fusione di una libbra di piombo (453,6 gr).
Le canne delle armi calibro 36 / 410 hanno un diametro interno di foratura in asta, stabilito dalla CIP, e se diamo uno sguardo alle varie armi circolanti di fatto tal valore cade tra 10,3 e 10,7 mm.
Specifiche e lunghezza dei bossoli in calibro 36
La lunghezza totale della cartuccia intesa dal fondello all'orlo è diversa a seconda del tipo di bossolo impiegato. Le lunghezze ufficiali dei bossoli previsti per il calibro 36 / 410 sono diverse e vanno da 50 mm. a 76 mm. Esse sono stabilite dimensionate e normate dalla Commissione Internazionale Permanente (CIP).
- 36 / 50 - Bossolo più corto, adatto per cariche leggere da usare nel tiro a fermo.
- 36 / 63,5 - Bossolo anglosassone classico da 2,5” per il calibro 410/36 adatto a cariche medie.
- 36 / 65 - Bossolo “europeo” più diffuso e simile al bossolo classico appena visto, stesso uso.
- 36 / 70 - Bossolo lungo, previsto dalla CIP ma usato pochissimo, specifico per cariche medio/alte.
- 36 / 73 - Bossolo Magnum "francese", non molto diffuso, adeguato per cariche pesanti fino a 19 grammi.
- 36 / 76 - Bossolo Magnum "USA", molto diffuso, adeguato per cariche pesanti fino a 21 grammi.
E' consigliabile utilizzare sempre bossoli che siano dimensionalmente il più vicino possibile alla lunghezza della camera di scoppio, perché usare una cartuccia col bossolo più corto porta spesso a perdite di gas, causando fusioni e/o rosate scompigliate.
Le cartucce della linea Extra Rossa B&P con bossolo di 63,5 mm.
Se il bossolo è più lungo della camera di scoppio, svolgendosi allo sparo, vedrà la sua parte terminale occupare la zona del raccordo conico camera-anima e l'anima stessa. La borra ed i pallini passando sopra al tubo nel tratto conico, possono creare sovrapressioni e rovinare per eccessiva pressione radiale la borra ed i pallini, con conseguente pericolo e scarso rendimento balistico.
Caratteristiche tecniche del calibro 36 / 410
Il calibro 36 è conosciuto dai francesi come 12 mm. e dagli americani ed inglesi come 410-2 ½. Si tratta della cartuccia più minuta tra quelle non metalliche diffuse nel nostro paese e salvo l’eccezione del raro .360 inglese, non ce ne sono commercialmente di minori, infatti dopo questo si passa ai calibri “Flobert” o più correttamente ai minicalibri a bossolo interamente metallico.
I bossoli da 50 mm. a 65 mm. sono considerati "standard", impiegano da 6 / 7 a 15 grammi di pallini. Il raro bossolo da 36 / 70, lungo appunto 70 mm., è quasi introvabile e non si vedono certo molte armi con questa camera di scoppio, può caricare tranquillamente fino a 16 / 17 grammi di pallini.
I lunghi bossoli da 73 e 76 mm. rientrano nella versione 410 Magnum da 3 pollici e impiegano le grammature maggiori, che ricadono in quella da 11 / 16 oz. pari a 19,5 grammi e nella “heavy magnum” da ¾ oz. pari ai 21 grammi.
Di fatto è molto difficile riuscire a caricare nel 410 Magnum una carica di 21 grammi di pallini, per un limite volumetrico, solo con le moderne corte borre / guaina come la B&P Baby ci si arriva con piombi piccoli ed orlo tondo.
Le velocità iniziali rilevate ad 1 metro, mostrano qui più che mai una forbice molto ampia, si passa dai 230 m/s di molte cartucce silenziate ad alta grammatura, fino ai 410 m/s delle HV.
Prova delle B&P Flash 410 Magnum HV per il tiro al piattello.
Possiamo dire che per tiri a media distanza e con grammature intermedie, e pesanti, le velocità migliori ricadono tra i 340 e 380 m/s. Valori cui si abbinano spesso rosate compatte e regolari. Le Magnum più pesanti non dovrebbero oltrepassare i 365 / 370 m/s, per una balistica brillante.
Strozzature, grammature, portata, assetti e recenti innovazioni
In asta il calibro 36 ha un valore di foratura di circa 10,2 / 10,7 mm. La strozzatura cilindrica modificata o **** di fatto corrisponde ad 1 decimo, a 3 decimi la Modified o ***, a circa 4,5 decimi la Improved Modified o ** e il massimo restringimento “full” o * è pari a 6 decimi.
Il suo rapporto sezionale col calibro 12, qui non molto indicativo, è del 32 % circa, infatti la sua superficie di sezione retta in canna è di 85 mmq.
Nei bossoli della serie standard, come già detto, il 36 può impiegare con buona elasticità dosaggi tra 7 e 15 grammi di pallini mentre la versione Magnum da 73 e 76 mm. arriva a 19,5 e 21 grammi.
Il calibro 36 è ideale al capanno anche e soprattutto per il suo medio-basso livello di rumorosità infatti la detonazione non spaventa ed allontana eventuali uccelli che si stiano avvicinando all’appostamento.
La portata efficace è legata alla carica dei pallini usata, con 7-8 grammi di piombo è di circa 13 / 15 metri e sale a 17 / 18 metri con 10 / 12 grammi ovvero la grammatura centrale del bossolo standard.
I 14 / 15 grammi sono una carica baby-magnum che estende la portata a circa 20/22 metri.
Le grammature massime tra 18 e 21 grammi hanno una portata legata anche a strozzature e numero dei pallini, vicina a 26 / 30 metri.
Le chiusure a livello amatoriale ed industriale sono sia stellare che ad orlo tondo.
Da pochi anni tra gli appassionati sta prendendo piede anche la chiusura ogivale, una vecchia chiusura, inventata ed adottata dai Magazzini S.Uberto di Firenze, negli anni dopo la guerra.
Oggi riesumata da molti appassionati, per sfruttare al massimo la volumetria dei bossoli standard nei vari calibri.
Una grande evoluzione del calibro 36 è venuta con le borre in plastica, oggi molto diffuse e prodotte da varie aziende italiane e straniere, esse hanno migliorato sensibilmente la balistica di questa piccola cartuccia, e esteso di alcuni metri la sua portata efficace.
La gamma di borre in plastica B&P per i piccoli calibri.
La Bolognese B&P ha in produzione addirittura una couvette, che abbinata a borre in feltro, feltro vegetale o stratificate, fornisce un eccellente lavoro di tenuta e crea una balistica esterna tipica delle cartucce senza contenitore, con rosate leggermente più aperte e distribuite.
Le borre con tenuta in plastica in plastica in generale per la loro ottima tenuta ai gas e per la protezione attiva alla colonna dei pallini hanno portato un evidente e tangibile miglioramento a pressioni, velocità e rosate, come del resto era accaduto in tutti gli altri calibri.
Molto diffusi in passato, sono stati i bossoli metallici, spesso totalmente in ottone, inizialmente derivati da bossoli metallici di calibri militari, come il 303 British, poi prodotti da varie aziende ed artigiani.
Questi bossoli servivano egregiamente per cariche ridotte ed erano utilizzabili a lungo in numerose ricariche, con poca spesa. Amati dai capannisti, si caricavano con borraggio tradizionale o "chimico" (sughero agglomerabile) e si chiudono con un cartoncino fermato con colla vinilica o a caldo oppure cera fusa.
Esistono cartucce a palla unica sia standard che Magnum, con cui in certi paesi si possono cacciare mammiferi fino alla volpe ed al capriolo, chiaramente moderando le distanze di ingaggio non oltre i 30 / 35 metri.
Una nota particolare va fatta sulle oggi molto diffuse cartucce silenziate o subsoniche, munizioni speciali che lanciano pesanti cariche di pallini a velocità ridotta ed inferiore a quella sonica ed hanno per la loro modesta penetrazione impiego venatorio soprattutto su uccelli medi e piccoli in tiri a fermo.
Da pochi anni il calibro 36/410 è utilizzato per speciali competizioni di tiro al piattello, riservate a questo piccolo calibro, per questa disciplina sono già stati prodotti armi a canne lunghe e strozzate e cartucce dedicate.
Photos Credits:
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