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Caccia alle anatre in riserva con All4hunters

Siamo a caccia di anatre nella riserva di Valle Jacobini con i nostri colleghi e amici di all4hunters.com in Emilia Romagna, ospiti del gentile proprietario Matteo che a fine caccia ci ha deliziato con un pranzo davvero squisito, ma questa è un’altra storia.

Tornando a noi, abbiamo sfruttato una fredda mattina di Dicembre per testare l’efficacia balistica di cartucce in leghe speciali alternative al piombo. Risultati ottimi che non hanno deluso le aspettative.

Una battuta di caccia difficile con visibilità al limite e anatre molto scaltre

La nostra valle ci ha accolto con una fittissima coltre di nebbia che ha limitato di molto la visibilità e quindi anche la portata massima dei tiri. Ma non ci siamo mai persi d’animo, abbiamo curato scrupolosamente il gioco dei richiami, posizionati alle 5.00 di mattina nell’acqua gelida di Dicembre.

Poi ci siamo ritirati nel nostro appostamento di caccia e abbiamo atteso, cullati dal lento sciabordio dell’acqua e dallo starnazzare dei nostri richiami. Ne abbiamo approfittato per controllare e caricare i nostri fucili calibro 12/70 con le cartucce scelte per l’occasione, caricate con pallini di rame, ferro e tungsteno.

 

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Le prime anatre ci hanno fatto attendere più del solito, forse a causa della temperatura molto rigida che non ne ha favorito il volo. I nostri richiami hanno iniziato a starnazzare avvertendoci del loro imminente arrivo. Scrutiamo il cielo in attesa, consapevoli che questa volta non sarà affatto facile.

I primi passaggi sono stati veloci e repentini. Le anatre sbucano dalla coltre di nebbia e passano velocissime concedendo solo pochi attimi per imbracciare, puntare e sparare.

Si tratta di selvatici di stagione avanzata che conoscono i trucchi dei cacciatori e probabilmente sono sopravvissuti già ad altre battute. Ma in questi casi la soddisfazione di un colpo andato a segno al limite della portata è davvero impareggiabile.

Guarda il video della nostra battuta di caccia alle anatre


Quali fucili e cartucce abbiamo utilizzato

Abbiamo scelto di utilizzare fucili semiautomatici molto differenti tra di loro. Mentre la scelta del calibro 12 è stata quasi obbligata dato che ci aspettavamo dei tiri molto impegnativi, come effettivamente è stato.

Stesse cartucce per tutti invece e ne abbiamo approfittato per testare le leghe speciali Baschieri & Pellagri. Sono state progettate per essere utilizzate in luoghi dove il piombo è vietato e soprattutto per non farlo rimpiangere ai cacciatori.

Per la prima canna Valle Steel e Dual Shock

La scelta per la prima canna sono state le cartucce della linea Valle Steel caricate con pallini di acciaio affiancate dalle Dual Shock, speciali cartucce caricate in rame con pallini dalla numerazione mista 6/4 e da 32 grammi. Mixare il numero dei pallini permette di ottenere rosate molto compatte con i pallini più grandi che spingono quelli più piccoli.

 

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Tiri troppo al limite: passiamo alle Dual Shock Magnum

La difficoltà crescente dei tiri a causa delle avverse condizioni meteo e soprattutto della scaltrezza e robustezza invernale delle anatre ci hanno indotto a cambiare cartucce. Carichiamo allora nei nostri semiautomatici le Dual Shock Magnum da 34 e 36 grammicon piombo 5/3, perdiamo un pò di velocità ma i tiri sono letali a distanze al limite.

 

Dual-Shock-Magnum-Baschieri-Pellagri.jpg

 

E infine le Mg2 Tungsten

Mezzogiorno si avvicina e le condizioni continuano ad essere molto difficili, siamo costretti a rinunciare a qualche tiro troppo rischioso. Per questo motivo decidiamo di passare alleMG2 Tungsten con pallini in tungsteno.

 

Baschieri-Pellagri-MG2-Tungsten.jpg

 

Un materiale dalla resa balistica notevole con un peso superiore al piombo e che permette di ottenere pallini molto duri e compatti con una notevole forza di penetrazione, l’ideale per acquatici di fine stagione molto vestiti.

Il responso finale?

Sicuramente il nostro carniere non è stato dei più abbondanti ma è stata una delle migliori uscite di caccia alle anatre dell’anno. Costretti a tiri al limite della portata ma comunque efficaci grazie a delle ottime armi e cartucce che hanno mantenuto le aspettative.

Per concludere ci siamo resi perfettamente conto che sapendo scegliere la giusta lega alternativa al piombo, a seconda delle differenti situazioni di caccia, non c’è motivo di rimpiangere i tradizionali pallini di piombo.

 

 

 

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Federica Gozza

Federica lavora come Marketing Manager in Baschieri & Pellagri. Il suo lavoro l’ha portata a viaggiare, cacciare e calcare campi da tiro in tutto il mondo. È un’esperta nel campo del tiro a volo e sportivo. Grazie a lei Baschieri & Pellagri riesce a scoprire e supportare nuovi talenti. Ha curato con passione la realizzazione di Hunting Spot a dimostrazione che la caccia e il tiro non sono per soli uomini!

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