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Prova e recensione delle cartucce per cinghiale Baschieri & Pellagri

Lo sviluppo delle cartucce a palla ha visto negli ultimi anni un’evoluzione profonda. Questo aspetto è legato essenzialmente ad una notevole diffusione della caccia collettiva al cinghiale ed agli ungulati in genere, attività nella quale a parte le armi rigate, il fucile a canna liscia mantiene ancora una posizione di notevole importanza.


Infatti, chi utilizza da anni un’arma a canna liscia per la caccia a pallini, con la quale ha affinato confidenza e sicurezza di colpire, ben difficilmente passerà ad un’arma rigata nel dubbio di non ritrovare gli stessi successi nella facilità di colpire le prede.

Questo è probabilmente il motivo che spinge ancora oggi tanti cacciatori ad utilizzare i propri fucili a canna liscia anche per la caccia al cinghiale.

Molto si scrive e si dice sulle cartucce a palla per canna liscia.

L’argomento è balisticamente uno dei più complessi e interessanti, ma obiettivamente anche uno dei meno conosciuti di queste cartucce da caccia.

Dobbiamo anche premettere che in questa speciale tipologia di munizioni, negli ultimi 30/40 anni si sono compiuti passi avanti davvero importanti.

Infatti molto è cambiato rispetto al passato. Sia per quanto riguarda i proiettili stessi che, nella loro balistica, hanno visto un notevole incremento velocitario e dinamico ed un notevole miglioramento della precisione, sia  dall’evolversi dei fucili che li impiegano.

Le palle attuali hanno generalmente assunto strutture più complesse e redditizie sul piano della precisione, che è migliorata esponenzialmente.

 

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Anche la cessione dinamica, elemento fondamentale nell’uso venatorio su prede importanti e spesso molto corpulente, è stata ottimizzata ed incrementata, tramite il miglioramento delle strutture e delle soluzioni applicate sulle palle per favorirne il comportamento nel tramite all’interno della preda.

I proiettili odierni sono quasi tutti leggermente sottocalibrati e resi facilmente deformabili per l’impiego sicuro anche in canne strozzate, hanno strutture auto-centranti che permettono un perfetto allineamento nel lume di canna e poi, appunto, una riduzione “poco traumatica” nel passaggio attraverso il cono di strozzatura, caratteristiche che hanno risvolti importanti sulla sicurezza, ed anche sulla precisione di tiro.

Altro punto importante ed inevitabile, è stata l’acquisizione ormai diffusa di un impennaggio di stabilizzazione reso solidale alla palla, l’evoluzione della geniale idea con cui Wilhelm Brenneke rese precisa la sua omonima palla mod. 1930.

Proprio per la complessità e l’ampiezza di questa categoria di munizioni, ci siamo sentiti in dovere di creare una guida tecnica, ma di facile comprensione per aiutarti nella scelta del prodotto più adatto alle tue ambizioni.

 

 

Le cartucce per la caccia al cinghiale della Baschieri & Pellagri

Baschieri & Pellagri negli anni ha sperimentato e messo a punto ben 6 nuovi prodotti in calibro 12/70mm, oltre ad una nuova munizione a palla per tutti gli altri calibri di interesse venatorio, compresi il 28 ed il 410, curando con particolare attenzione sia l’aspetto balistico, che la possibilità di impiego anche in canne completamente strozzate.

Le numerose cartucce realizzate nel calibro 12/70mm, chiaramente il più diffuso e richiesto, si differenziano per tipologia e balistica, al fine di rendere ottimali le loro performance nei vari campi di applicazione, sia venatori che sportivi.

L’esperienza quotidiana in questo particolare settore venatorio e sportivo, il contatto diretto con chi utilizza questi prodotti, e la consapevolezza dell’esistenza di una variegata gamma di utilizzo, ha permesso e permette ogni giorno di sviluppare e creare la migliore riposta tecnica e balistica.

Ogni prodotto di questa gamma nasce da un accurato e singolo studio.

 

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Le palle da caccia sono progettate in funzione di un’ottimale azione dinamica sulla preda in relazione alle varie situazioni, distanze ed ambienti di caccia, per ottimizzare penetrazione e cessione dell’energia sulla preda.

Le palle da tiro sono state chiaramente sviluppate per ottenere la massima costanza e precisione anche nelle lunghe sessioni di tiro abituali nelle varie gare di tiro al bersaglio.

 

 

Come vengono sviluppate le nuove cartucce a palla

Lo sviluppo di ogni proiettile inizia in Baschieri & Pellagri dalla sua progettazione e strutturazione in funzione dell’obiettivo finale che ci si è imposti.

I prototipi vengono solitamente ottimizzati in seguito a vari test nei quali si evidenziano i punti positivi e negativi della struttura e le eventuali possibilità di miglioramento.

Terminate le prove e lo sviluppo della nuova palla, si procede quindi alla sua realizzazione industriale ed al perfezionamento finale dell’aspetto balistico in relazione al suo caricamento.

Ai fini venatori, la verifica più importante delle caratteristiche dissipative della palla viene effettuata su blocchi di gelatina balistica, sapone balistico o su fusti pieni d’acqua.

 

 

Se si presta attenzione all’audio del filmato, si percepisce la differenza di velocità tra il suono (sparo) e l’impatto del proiettile sul fusto. Quindi essendo la palla più veloce rispetto al suono avremo l’impatto sul fusto distanziato dalla detonazione dello sparo.


Queste prove consentono di verificare con immediatezza la penetrazione e il lavoro di dissipazione dell’energia, oltre naturalmente alla deformazione/frammentazione della palla.

 

 

Cartucce a palla calibro 12 / 70 per la caccia al cinghiale

Nelle cartucce a palla per anima liscia, il calibro 12/70 riveste la maggiore importanza sia per la frequenza di utilizzo, di gran lunga superiore agli altri calibri, sia per l’efficacia balistica legata ad una palla di elevata massa e di velocità particolarmente sostenuta.

E’ bene notare che nelle cartucce a palla moderne, salvo eccezioni, la velocità iniziale risulta abbastanza costante e fissa su valori compresi tra 430 e 480 m/s.

Con questa premessa, al diminuire del calibro e conseguentemente della massa della palla, avremo inevitabilmente una diminuzione dell’energia e quindi dell’efficacia balistica e della micidialità.

Tutte cartucce a palla B&P in calibro 12/70, esclusa la BlackShock, sono classificate a normativa CIP come “HP”, quindi utilizzabili unicamente in fucili bancati alla prova pressoria superiore da 1370 bar.

 

 

La Palla Big Game B&P

Si tratta di un proiettile moderno a 32 grammi, pur se il più datato dell’intera gamma.

Ha come caratteristiche balistiche principali una buona stabilità ed un’ottima deformabilità, che negli impatti a breve distanza diventa spesso “frammentabilità”.

La palla, caratterizzata da un’ampia cavità caudale e interna, ha profilo apicale a cupola con una minuscola cavità centrale. La fascia perimetrale della palla presenta 18 rilievi ad andamento elicoidali, facilmente riducibili nel passaggio in strozzatura.

 

Palla-Big-Game.jpg

 

Proprio questa cavità apicale, negli impatti sulla selvaggina determina la deformazione e la rottura della palla in alcuni segmenti, che creano un notevole lavoro dissipativo ed un frequente effetto di shock sulla preda, nonché un’importante diminuzione della pericolosità legata ai rimbalzi.

Questa palla ha una velocità elevata che favorisce gli effetti dissipativi sopra citati.

Per la sua forma apicale e l’equilibrato rapporto velocitario, la palla B&P risulta stabile anche nel passaggio tra la vegetazione del bosco e della macchia, ambienti che risultano brillantemente adatti all’uso di questa munizione soprattutto sulle brevi distanze di caccia.

 

 

La palla RedShock

RedShock è una palla visivamente impostata sul disegno del proiettile B&P.

La massa viene in questo caso incrementata a 35,5 grammi, valore elevato ed efficace per conferire stabilità nel passaggio tra la macchia e il sottobosco.

 

 

Il proiettile riceve inoltre un trattamento anti-frizione con una speciale vernice rossa, che ne limita efficacemente l’impiombatura delle canne.

Cartuccia di alta potenza con eccellenti effetti terminali, risulta molto precisa e stabile, quindi adatta a tutti gli ambienti venatori, anche in tiri alle massime distanze.

 

 

Palla ThrillShock

Palla modernissima, dal classico peso di 32 grammi, frutto di un’elaborata progettazione e intense sessioni di prove.

L’aspetto della palla rivela come in essa siano concentrate molte delle caratteristiche più positive di altre famose palle del passato.

La struttura apicale, a profilo tronco conico, è caratterizzata da 6 sgusci, studiati per favorirne in modo ottimale l’ingresso ed il transito nel fluido aereo. La superficie esterna laterale è costituita da 18 micro nervature inclinate che hanno lo scopo di ottimizzare il centraggio della palla in canna e l’eventuale riduzione dimensionale nel passaggio in strozzatura.

La ThrillShock denota in primis, due doti eccezionali: precisione e penetrazione.

A differenza di moltissime altre palle da caccia, questa ricerca volutamente un effetto balistico terminale efficace per una profonda e modulata cessione dell’energia.

Sono questi i requisiti più importanti quando si cacciano cinghiali di grossa mole.

 

Palla-Thrillshock-Per-Calibro-12.jpg

 

Per la sua altissima velocità inziale (500 m/s), è una palla radente e quindi adatta alla caccia in zone scoperte, dove può essere necessario sparare ai limiti della portata.

La sua struttura e l’equilibrata disposizione del baricentro (la palla è comprensiva di impennaggio fisso in plastica) in relazione al centro di spinta rendono questo proiettile estremamente preciso.

Le rosate ottenibili con canne da tiro e mire metalliche, sono a 50 metri raggruppamenti di pochi centimetri, spesso concentrati in un foro unico.

Vista l’elevata potenza di questa munizione, è preferibile utilizzarla soprattutto in fucili non troppo leggeri, per evitare un severo rinculo ed un accentuato rilevamento.

 

 

Palla BlackShock

E’ un proiettile bivalente, utilizzabile per la sua precisione nelle gare di tiro alla sagoma e negli eventuali allenamenti e in ambito venatorio, dove per la sua notevole potenza, denota un’eccellente micidialità.

Strutturalmente la palla è una ThrillShock da 32 grammi, con fascia perimetrale a 18 rilievi con andamento elicoidali, facilmente riducibili nel passaggio in strozzatura.

La verniciatura nera anti-frizione riduce notevolmente i depositi di piombo laminato in canna.

Proprio per questa caratteristica, si rivela particolarmente positiva nelle gare, quando si ricerca la massima costanza e precisione in sessioni di tiro comprendenti più colpi consecutivi. L’assenza di depositi metallici in canna conferisce infatti un’elevata precisione di tiro dal primo all’ultimo colpo.

 

 

Considerata la velocità, comunque sostenuta di questa palla (455 m/s) e la sua massa, sarà intuitivo come essa denoti una quantità di energia (338 kgm) ottimale anche per cacciare cinghiali di grossa mole, a tutti gli effetti un’eccellente scelta polivalente.

Il suo impiego venatorio ideale, è di fatto lo stesso già visto per la ThrillShock.

La cartuccia BlackShock è classificata a normativa CIP “Standard” (Max 740 bar) e può quindi essere utilizzata anche in armi sottoposte alla prova pressoria ordinaria, purché in buone condizioni.

Questo proiettile, sempre in calibro 12, viene proposto anche in versione Magnum a 40 grammi.

In questo caso la fascia perimetrale presenta 12 rilievi elicoidali, molto facilmente riducibili nel passaggio in strozzatura.

Le caratteristiche balistiche relative a questa palla pesante risultano particolarmente positive nell’impiego di caccia in zone pesantemente vegetate.

La BlackShock magnum è infatti una palla che “sfrasca” con particolare facilità e minime deviazioni di traiettoria.

 

 

Cartucce per cinghiale in calibro 16

Calibro molto in auge in un lontano passato e diventato molto più raro negli ultimi decenni del secolo scorso.

Tuttavia abbiamo assistito ad un suo ritorno negli ultimi anni con la produzione di diverse tipologie e marche di armi in questo calibro; il suo utilizzo nella caccia al cinghiale non è frequentissimo, ma tuttavia presente.

La ThrillShock del calibro 16 ha la consueta struttura già vista nel calibro 12.

In questo calibro il peso, comprensivo dell’impennaggio è di 26 grammi, la fascia perimetrale presenta 18 rilievi elicoidali, facilmente riducibili nel passaggio in strozzatura.

La velocità iniziale è di 445 m/s, con corrispondenti 262 kgm di energia cinetica.

Parimenti al calibro maggiore, si rileva un’ottima precisione, ed un’elevata capacità penetrativa.

La cartuccia denota ottime prestazioni terminali e risulta adeguata per cacciare il cinghiale e gli ungulati in genere fino alla soglia dei 50/60 metri.

La munizione a palla ThrillShock in cal.16 è classificata a normativa CIP “Standard” ( Max 780 bar) e può quindi essere utilizzata anche in armi sottoposte alla prova pressoria ordinaria, se con canne e chiusure, in buone condizioni di conservazione.

Il calibro 16 viene caricato in bossoli da 67 mm utilizzabili anche in fucili con camera da 65 mm.

 

 

Cartucce per caccia al cinghiale in calibro 20

Il calibro cadetto, fa rilevare da sempre un’apprezzabile schiera di appassionati.

La cartuccia a palla, fa uso di una ThrillShock in scala ridotta derivata essenzialmente dalla stessa struttura/profilo di quelle di calibro 12 e 16.

 

 

La fascia perimetrale presenta 18 rilievi con andamento elicoidali, facilmente riducibili nel passaggio in strozzatura.

In questo caso il peso della palla è di 24 grammi, come al solito comprensivi della borra di impennaggio, la velocità alla bocca è di 445 m/s e la relativa energia cinetica di 242 kgm.

La munizione a palla ThrillShock in cal.20 è classificata a normativa CIP “Standard” ( Max 830 bar) e può quindi essere utilizzata anche in armi sottoposte alla prova pressoria ordinaria, se con canne e chiusure, in buone condizioni di conservazione.

 

 

Cartucce per cinghiale in calibro 28

Tra i piccoli calibri il 28 sta riscontrando notevolissimi consensi sia tra i produttori di armi che di munizioni.

Le richieste degli utilizzatori sono state estese anche alle munizioni a palla, per questo motivo la gamma ThrillShock include anche la munizione in questo piccolo calibro.

La fascia perimetrale presenta 12 rilievi con andamento elicoidali, facilmente riducibili nel passaggio in strozzatura.

In questo caso il peso della palla è di 17 grammi, come al solito comprensivi della borra di impennaggio, la velocità alla bocca è di 475 m/s e la relativa energia cinetica di 195 kgm.

 

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La munizione a palla ThrillShock in cal.28 è classificata a normativa CIP “Standard” (Max 830 bar) e può quindi essere utilizzata anche in armi sottoposte alla prova pressoria ordinaria, se con canne e chiusure, in buone condizioni di conservazione.

L’utilizzo di questa cartuccia rappresenta il limite eticamente da rispettare nelle cacce collettive al cinghiale.

La minuscola palla in virtù della sua energia, consente se precisamente piazzata nelle aree vitali, un sicuro abbattimento su prede di piccola e media mole.

Un colpo precisamente collocato nella zona cerebrale o spinale ha sicuramente la capacità di fermare anche animali molto corpulenti.

 

 

Cartucce a palla per cinghiale in calibro 410

La più piccola delle munizioni da caccia per canna liscia comprende anch’essa una versione a palla con il classico e caratteristico proiettile ThrillShock.

Per ottenere la prestazione massima e balisticamente più interessante, il caricamento ha fatto ricorso al bossolo da 76 mm di tipo Magnum e ad uno speciale proiettile del peso di 9 grammi.

La fascia perimetrale presenta 12 rilievi con andamento elicoidali, facilmente riducibili nel passaggio in strozzatura.

La ThrillShock cal.410 mantiene ancora una volta la medesima struttura profilo già vista fin qui negli altri calibri.

 

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Il peso della palla, incrementato di circa un 40 / 50 % rispetto ai proiettili di altri produttori, in virtù dell’elevatissima velocità iniziale, ha creato una munizione effettivamente molto potente per questo calibro e caratterizzata da una precisione straordinaria.

La munizione a palla ThrillShock in cal.410 è classificata a normativa CIP “HP” ( Max 1.050 bar) e deve essere utilizzata unicamente in armi magnum sottoposte alla prova forzata superiore.

L’utilizzo venatorio di questa munizione dovrebbe essere riservato agli ungulati di mole piccola e media come porcastri e porcastroni di cinghiale, caprioli e femmine di daino.

 

 

Palla B&P Lead Free (senza piombo) per il calibro 12

Nell’ultimo decennio le normative europee relative alla conservazione dell’ambiente hanno creato speciali zone denominate ZPS e SIC, in cui , quando la caccia è consentita, vige l’obbligo di utilizzo di munizioni senza piombo.

Il mercato in seguito a questa nuova normativa, si è ben presto arricchito di munizioni atossiche, impieganti proiettili sviluppati con diversi materiali.

Rame, ferro, stagno sono stati gli elementi utilizzati dalla ricerca in questo settore.

Tra questi materiali, lo stagno, essendo notoriamente il più malleabile e morbido, è quello che maggiormente si presta a realizzare proiettili deformabili e quindi balisticamente più performanti.

La palla B&P Lead Free è realizzata in una speciale lega di stagno (con peso specifico di 7,5g./cm³) , ed è strutturalmente identica alla palla B&P in piombo.

Per il suo peso specifico, questo proiettile, comprensivo di impennaggio, pesa quindi 22,5 grammi e denota una deformabilità sufficiente a creare effetti terminali di ottima efficacia, aiutato notevolmente in questo, anche dalla elevatissima velocità iniziale sviluppata grazie alla sua ridotta massa.

 

 

Con circa 600 m/s di velocità, gli effetti terminali creati da questo proiettile, sono molto somiglianti a quelli generati dalle armi rigate, con accentuati fenomeni di shock nervoso e frequentissimi abbattimenti sul posto delle prede.

Proprio per questo motivo, l’uso della palla B&P Lead Free non è rimasto relegato alle sole zone protette, ma molto spesso è stato diffuso in generale nella caccia al cinghiale con il fucile a canna liscia.

Balisticamente, questa cartuccia ottiene abbattimenti puliti fino alla soglia dei 60/80 metri, la sua elevata velocità comporta una notevole radenza che riduce drasticamente il calo di traiettoria su queste distanze.

 

 

Test balistici al banco di prova delle cartucce a palla B&P

Lo studio condotto presso il banco prova B&P ha voluto scoprire, sottolineare e mettere in risalto le “caratteristiche balistiche” di tutte le palle di produzione e caricamento aziendale, analizzandone la deformazione all’impatto su fusti pieni d’acqua e la precisione reale su bersagli in carta nel tiro con canna fissa (canna manometrica su affusto) esente quindi da vizi di stabilità e puntamento.

Molto interessanti i riscontri, in particolare lo sparo in fusti pieni d’acqua a 33 metri, ha simulato l’attraversamento della palla nei corpi delle prede appunto formati da tessuti biologici molto ricchi di liquidi, indagandone le effettive deformazioni della struttura sui vari tipi di cartucce.

 

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La elevatissima potenza di impatto conferita a questi moderni proiettili da velocità iniziali a volte superiori ai 500 m/s ed in alcuni casi a ridosso della soglia dei 600 m/s, ha mostrato anche tramite filmati l’effetto brutale di cessione di energia sui liquidi.

Come ci si aspettava, le palle velocissime e quelle rese volutamente più deformabili da profili e strutture appositamente studiati, spesso si frammentano e cedono tutta la loro energia sulla preda, limitando parimenti i rischi di rimbalzo e sovra penetrazione, spesso imputati a questo genere di munizioni.

Al contrario le palle più pesanti e quelle caratterizzate dalla porzione apicale più spessa, si mostrano effettivamente molto penetranti.

Queste con la loro massa elevata e velocità leggermente minori sviluppano un lavoro di profonda canalizzazione e diventano scelta elettiva per animali grossi e pesanti, come per prede pericolose e tenaci.

Il loro uso per la forte capacità penetrativa e per la possibilità di deviare e rimbalzare in traiettorie secondarie, richiede chiaramente attenzione e prudenza soprattutto quando si caccia in zone aperte o alberate.

I test di precisione sono stati sorprendenti.

Abbiamo sparato con la canna manometrica fissa su affusto a 42 metri su bersagli in carta, molte palle hanno creato rosate che sono di fatto un buco unico debordato, altre hanno creato rosate molto strette, della dimensione di un pugno.

 

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Il test è stato interessante, ha confermato doti già note e fatto emergere nel contempo caratteristiche non del tutto chiare e conosciute, ma soprattutto ha mostrato come le cartucce a palla moderne, siano tutte dotate di un livello di efficacia balistica veramente sorprendente ed elevato, quanto in modo evidente, estremamente precise.

Non si deve cadere nella umana ma errata tentazione di cercare in questo confronto un vincitore, perché un vincitore non c’è!

Lo scopo è quello di evidenziare infatti, pregi e difetti di ogni singola cartuccia indagandone le caratteristiche balistiche una per una. 

 

Scarica test balistici cartucce per cinghiale B&P

Gianluca Garolini

Gianluca lavora come esperto e consulente balistico contribuendo al continuo sviluppo di nuovi componenti e cartucce da caccia. Appassionato cacciatore con più di 30 anni d’esperienza è uno dei massimi esperti italiani nella ricarica per canna liscia e rigata. Grazie all’esperienza in questo campo è stato collaboratore di famose riviste dedicate alla caccia e alla ricarica.

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