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Quando la caccia diventa viaggio!

Oggi vorrei parlare di Caccia alla migratoria minuta , in particolar modo dei tordi. 

Quella che in Italia era la Caccia attesa con impazienza dai tanti appassionati, si aspettava ottobre in grazia di Dio e che oggi purtroppo la si vive solo in pochissime zone e che per tornare, anche se per pochi giorni, a quei momenti dobbiamo...migrare anche noi!

Ma perché il motivo di questo declino della caccia ai tordi nel nostro Paese?

Da un lato ci sono sempre esternalità negative dovute all'industrializzazione scomposta, alla cementificazione selvaggia e all'uso (o abuso) dei pesticidi usati in agricoltura che colpiscono in modo indiscriminato ogni ecosistema naturale.

 

Cacciatore-Natura-Tordi

 

Dall’altro però per i tordi è stata anche estremamente negativa la sistematica cessazione della coltivazione a vigneto. La scomparsa delle vigne e filari, soprattutto in collina e media montagna, zona come habitat ideale per il tordo, hanno fatto la differenza. Altra causa, che ha purtroppo una bassa risonanza mediatica, è la riduzione degli oliveti in meridione per la comparsa della Xilella, che ha causato la morte di migliaia di ulivi.

 

 

Dove si può rivivere l’esperienza della vecchia caccia ai tordi?

Per questo, oramai da tanti anni, ho deciso di andare a caccia all'estero e per la precisione in Spagna.

Ho cominciato che era la fine degli anni 80 del secolo scorso e anche lì le cose sono cambiate di molto. I carnieri che si faceva all'epoca sono un ricordo indelebile.

Ora anche in quel Paese cacciano oltre a molti italiani, che sono cresciuti in modo esponenziale negli ultimi anni, anche quelli del luogo e quindi si può ben capire che pur essendoci ancora molti animali questi sono suddivisi tra molti cacciatori.

Io ho cacciato nelle tre maggiori regioni dedicate alla caccia al tordo ossia: Extremadura, Andalusia e Castilla la Mancha.

 

Caccia-Tordi-Spagna

 

Adesso sono parecchi anni che vado solo in quest'ultima dove si sono create delle vere amicizie tra l'organizzatore e i vari componenti che ruotano attorno alla caccia e non solo.

Tant'è che a volte vado anche fuori dal periodo a trovare, soprattutto, il mio amico Josè.

 

 

Perché consiglierei a chi può di cacciare all’estero… e qualche consiglio!

Questa è l'ambientazione generale del luogo che frequento. I periodi sono soprattutto inverno inoltrato quando qui da noi in Italia i tordi sono passati e non trovano ambienti di pastura e svernamento. 

Là il posto è immenso e non è antropizzato come da noi specialmente qui dove vivo io in alta Toscana. 

La caccia laggiù ti fa tornare a tempi andati dove chi cacciava qui non aveva necessità di spostarsi per poter fare “caccia”. 

 

 

Uliveti persi a vista d'occhio dove i tordi trovano sempre da “mangiare”; colture che hanno i tempi imposti dalla natura e non dal consumismo. Là si trovano ancora stoppie di mietitura lasciate lì in attesa di essere arate ma nei tempi giusti e non nell'immediatezza della raccolta. 

Si trovano ancora, oltre ai tordi, molte allodole e tante cappellacce, specie qui “rare”dovute alla foga dell'aratura.

Per quanto riguarda i costi… beh capisco che non sono proprio accessibili a tutti! 

Soprattutto in questo periodo dove il lavoro è poco retribuito e c'è parecchio precariato. Io ho la fortuna di avere un lavoro che mi tiene fuori da casa diversi mesi l'anno ma quando torno mi prendo la briga di concedermi la mia meritata vacanza venatoria!

Gli anni per quanto riguarda la selvaggina migratoria non sono tutti uguali e ricordiamo che non siamo nel paese di bengodi ma che comunque il paesaggio appaga l'occhio e la tranquillità solleva l'anima. 

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Cacciare all’estero per viaggiare e stare bene con se stessi, il carniere viene dopo.

La caccia per quanto mi riguarda viene dopo e comunque alla fine i carnieri sono sempre soddisfacenti; specialmente se paragonati con quelli qui da me. Io per quello che posso dire è che se uno ha la possibilità almeno una volta deve provare ad andarci a caccia. 

Quantomeno per rendersi conto della realtà che va a incontrare. 

 

Caccia-Viaggio

 

Negli anni anche là ci sono stati cambiamenti (e non sempre in meglio purtroppo) ma ancora oggi ne vale la pena di andare a farci una visita. Io con il lavoro che faccio ho la possibilità di girare specie i paesi affacciati sul mediterraneo e vedere realtà legate alla caccia ben diverse da quelle che abbiamo in Italia.

Spero di non averti tediato con questo mio racconto, se desideri conoscere altri posti che ho frequentato per cacciare all’estero puoi scriverci qui.

Marco Andrea Bogazzi

Cacciatore e ricaricatore da quasi 50 anni. Ha iniziato ad andare a caccia a quattro anni accompagnando suo padre e la sua caccia preferita è la migratoria. Il suo lavoro di capitano di lungo corso lo ha portato a viaggiare molto e praticare la passione venatoria in ogni angolo del mondo!

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