La caccia all'estero è affascinante non solo per la pratica venatoria che si andrà a fare ma è anche il momento di conoscere nuovi posti e nuove culture. Ma come iniziare un'avventura estera di caccia?
Iniziare dall’online? Sì ma con i giusti obiettivi.
Oggi con Internet abbiamo il “mondo” a portata di click e moltissime informazioni su tutto ciò che gira e occorre sapere per poter andare all'estero. Io personalmente ho iniziato, come già scritto precedentemente, andando negli anni 80 del secolo scorso (sembra storia medievale )con amici che andavano già da qualche anno.
Quindi non mi sono posto e non ho avuto difficoltà nell'andare; poi erano i primi anni di licenza e quindi sarei andato ovunque pur di “cacciare”.
Dopo, negli anni, per motivi miei legati soprattutto al mio lavoro non ho più potuto andare con costanza e nel frattempo alcuni amici hanno abbandonato l'attività venatoria e altri, purtroppo, ci hanno lasciato.
Fatto sta che in questi anni mi è ripresa voglia di tornare a caccia all'estero (io vado oramai esclusivamente in Spagna ai tordi) per i motivi che ho spiegato qui.
Però non sapevo come fare; adesso ero solo e non avevo più nessuno qui con cui andare e farmi consigliare.
Internet non mi fido (lo uso poco e male e quindi avevo “paura” di andare incontro a false occasioni e trovarmi a pagare tanto e divertirmi poco), allora sempre tra amici appassionati di ricarica, parlando di queste cose, uno di questi, mi disse che lui era andato per anni e si era trovato sempre bene in tutto.
Ecco quindi il primo consiglio: usa Internet non per trovare soluzioni immediate ma per facilitarti la conoscenza di altre belle persone che possono consigliarti bene per la loro esperienza.
Io infatti, ho colto la palla al balzo e ricevuto l'indirizzo della persona che gestiva e organizzava la caccia lo chiamai subito.
Oggi vado ancora là e devo dire che si è instaurato anche un legame di profonda amicizia e ringrazio sempre colui che mi ha dato la possibilità di andare e conoscere una persona fantastica
Questa persona era la fiduciaria dell'agenzia di viaggi venatori Cerro.
Oggi per i più è sconosciuta ma in tempi neanche troppo lontani era il top per chi voleva e poteva permettersi una cacciata all'estero. La cosa mi ha tolto ogni dubbio, non che ne avessi, sulla serietà della persona e sui luoghi di caccia.
Non esiste contatto internet (o almeno credo) essendo, come ho detto sopra, un amico ci si sente durante tutto l'anno e poi nel periodo della caccia al tordo prendo e parto. La zona come ho detto è in Castilla la Mancha. Zona stupenda e i luoghi per la caccia, soprattutto ai tordi, sono buoni uno per l'altro.
Qualche piccolo consiglio burocratico: in realtà è tutto più semplice di quanto sembri.
Per quanto riguarda le pratiche burocratiche il consiglio che mi sento di dare è quello di richiedere la carta verde per l'espatrio delle armi.
Questo evita di presentare, ogni qualvolta che si va all'estero, al commissariato o comando carabinieri, domanda di espatrio dell'arma e munizionamento; evitando così tempi di attesa lunghi.
Soprattutto oggi con il problema Covid-19 dove bisogna prendere appuntamento e, non è sempre immediato, per andare a depositare i fogli di cui sopra.
Ricordo che la carta verde ha durata pari al porto d'armi per uso caccia e quindi quando ci si ritrova a rinnovare uno si rinnova anche l'altro e siamo a posto per gli anni a venire.
Tutto questo se uno vuole portare il proprio fucile e le proprie cartucce, altrimenti può noleggiare sul posto uno e l'altro. I fucili sono quasi esclusivamente italiani e sono perlopiù semiautomatici. I calibri in uso sono 12 e 20.
La licenza di caccia è valida anche all'estero purché sia in corso di validità e si abbia pagato la concessione governativa e l'assicurazione. Laggiù, presentando quanto sopra, fanno un permesso temporaneo di caccia per esercitare la caccia in quei luoghi.
Le zone di caccia sono un po' soggettive; io come detto ho cacciato nelle tre maggiori e migliori zone della Spagna (Andalusia, Extremadura, Castilla la Mancha) per quanto riguarda i tordi.
Oramai sono anni che vado, anche per motivi affettivi e di amicizia, in Castilla la Mancha e devo dire che mi trovo molto bene. I tordi essendo migratori hanno annate dove sono più abbondanti e altri meno.
I paesaggi sono caratterizzati da distese a perdita d'occhio di olivi coltivati e quindi se ci sono tordi si trovano e comunque il divertimento è quasi sempre assicurato. Poi se uno si accontenta, come me, di fare una vacanza di caccia, beh il carniere viene dopo.
Vi racconto un po’ la mia esperienza di caccia all’estero
Il mio soggiorno ma è così per tutti, consiste, dopo che si è arrivati, nell'alloggio dove riporre i bagagli e dormire. Di solito sono case in affitto o locande (ma queste ultime le evito perché in casa mi sento più a mio agio).
Case molto confortevoli dove oltre a dormire ci possiamo far da mangiare; insomma è come se fossimo a casa nostra.
La selvaggina abbattuta viene conservata nei banchi congelatori (quelli dei gelati tanto per capirci) che di solito sono provviste le abitazioni, altrimenti viene data all'organizzatore che ci pensa lui a farla congelare; volendo si possono anche far spiumare pagando una certa cifra a tordo. Io personalmente li ho sempre riportati a casa piumati ma devo dire che il servizio spiumatura non è da scartare…
La giornata tipo è così organizzata: ritrovo nel luogo deciso dall'organizzatore; di solito un bar in modo da poter far colazione, poi si parte per la zona di caccia. Sono zone accessibili per la maggiore anche con la propria auto, nel caso si sale sul fuoristrada dell'organizzatore.
Arrivati sul posto vengono assegnate le poste e le indicazioni di affilo dei tordi. Ci viene dato l'orario di ritrovo per andare a pranzo e poi nel pomeriggio si riparte.
Dopo pranzo si va di solito a fare un po' di scaccia e poi poco prima del buio ci si ferma aspettando i tordi che rientrano per andare a “dormire”.
La spesa sostenuta per cacciare in Spagna comprende: congelamento dei tordi, spostamento da e per i luoghi di caccia e disbrigo pratiche burocratiche; il permesso di caccia si paga a parte.
Per concludere... Ricordiamoci sempre di essere ospiti in vacanza
Cosa bisogna evitare? Beh siamo ospiti e questo dovrebbe già far capire tante cose. Cerchiamo di essere educati e non parlo solo dei saluti all'arrivo o il buongiorno alla mattina.
I posti dove cacciamo sono dei “giardini” e sono il sostentamento di intere famiglie che vivono della raccolta delle olive; quindi cerchiamo di non rovinare, rompere, sparare sulle piante di olivo!
Raccogliamo i bossoli sempre anche quelli che sono in terra lasciati da altri personaggi (non li chiamo cacciatori) che sono stati lì prima di noi e al 99% italiani.
Siamo ai tordi cerchiamo di sparare a quelli, lasciamo stare le lepri e le pernici, non facciamoci compatire per una fucilata che possiamo fare tranquillamente quando torniamo a casa in Italia che se proprio facciamo dalla voglia andiamo in riserva e buonanotte al secchio.
Cerchiamo di uscire dall'idea (italica) che “se non ci sparo io lo fa qualcun altro”. No, non è così!
Cerchiamo di farci voler bene e vedrete che ne gioveremo tutti quanti. Ma questo non vale solo all'estero, cominciamo anche da casa nostra!
Spero di essere stato utile e aver spiegato come fare per poter cacciare divertendoci e nel rispetto di tutto e tutti, all'estero.
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