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Selvaggina in cucina: polpette di capriolo fritte… ad aria!

Della mia selvaggina non voglio sprecare mai niente. Proprio per questo, tra una ricetta e l’altra, lo spazio per inventare qualcosa con dell’ottimo macinato lo trovo sempre.

Ne abbiamo già parlato con la ricetta del ragù con i funghi pioppini, ed oggi replichiamo con una proposta estiva.

 

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Così nasce questa rivisitazione di una ricetta classica. La mia polpetta di capriolo ha conquistato subito parenti e amici (soprattutto il mio babbo!), è facile da realizzare e si basa sull’utilizzo di uno strumento moderno: la friggitrice ad aria.

 

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Realizzare la nostra polpetta è abbastanza semplice. Uniamo al macinato di capriolo la pancetta tritata o tagliata in piccoli cubetti. Dopo aver affettato il pane ed averlo ammollato nel latte possiamo unirlo al resto.

 

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Regoliamo a piacere di sale, noce moscata e pepe prestando attenzione a non esagerare con quest’ultimo, già presente nella pancetta.

Giriamo il tutto insieme ad un paio di cucchiai d’olio EVO.

Adesso è il momento di aggiungere le uova: per le quantità indicate alcune volte ne utilizzo 2, altre 3.

 

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Ti consiglio di andare per gradi fin quando non avrai raggiunto una buona consistenza.

Continuando ad impastare, aggiungiamo il Parmigiano prima di riporre l’impasto in frigo per circa 25/30 minuti.

Adesso inizia il divertimento. Facendo roteare le mani diamo la forma sferica alle nostre polpette e posizioniamole in un tagliere abbastanza capiente.

 

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Della polpetta posso proporti due varianti:

  • Piccola: così come appena descritta;
  • Grande: con all’interno un cubetto di formaggio a pasta dura come il pecorino o pressata come l’emmental.

Ti consiglio di provarle entrambe, scegliere la più buona sarà difficile e diventerà la scusa giusta per cucinarle spesso!

Passando alla cottura, questa cambia da friggitrice a friggitrice.

La mia è una Philips, la preriscaldo per circa 3 minuti a 200° utilizzando il programma “carne” e poi adagio le polpette nel cestello, le spennello appena con dell’olio EVO e le lascio cuocere per circa 9 minuti (le polpette grandi richiedono 2-3 minuti in più).

 

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Ho notato che il tempo di cottura dopo la prima “infornata” cala di circa 1-2 minuti a causa della temperatura della friggitrice, potrebbe accadere anche a voi, per questo vi consiglio di prestarci attenzione almeno la prima volta.

Veniamo all’assaggio.

A mio avviso in bocca il risultato è eccezionale: la polpetta rimane leggera, per nulla unta, ricoperta da una squisita crosta ma succosa all’interno. Facile da abbinare con erbe di campo cotte, senape o verdure grigliate questa ricetta semplice è piacevole anche d’estate.

 

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Simone Manetti

Nasce a Pisa venerdì 24 dicembre 1993, giusto in tempo per andare al capanno la mattina successiva con il nonno. Dopo la Laurea in Economia inizia ad occuparsi di Digital Marketing, senza mai abbandonare la passione per la migratoria ed iniziando a coltivare quella per la caccia di selezione. Di pari passo con quella per la caccia coltiva la passione per la cucina, da prima copiando le ricette della nonna e della mamma, per poi esplorare nuovi abbinamenti seguendo tutta la filiera: dalla cattura alla tavola. La passione per la natura lo inducono ad appassionarsi di trekking e di viaggi, anche in 4x4. Così dopo le prime esperienze in giro per l’Italia e per l’Europa, percorre oltre 9000km in treno sulla famose ferrovia Transiberiana, con in mente questa citazione: “quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su” è sempre in cerca di nuove avventure.

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