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Zaino da trekking: guida alla scelta!

Il compagno di avventure che ti può regalare gioie e dolori durante un’escursione è sempre lo stesso: lo zaino.

Scegliere quello giusto è importante per trascorrere una bella giornata passeggiando nella nostra amata natura, in modo piacevole e senza fastidi. Ma come si sceglie lo zaino giusto?

A mio avviso i parametri fondamentali sono due: ergonomia e dimensioni.

 

Ergonomia dello zaino da trekking

Spesso viene sottovalutata a fronte dell’estetica ma l’ergonomia dello schienale è fondamentale nella scelta dello zaino. Probabilmente è il parametro più importante da tenere in considerazione e anche il più trascurato soprattutto da chi è alle prime armi.

Lo schienale va provato esattamente come si fa con un paio di scarpe, possibilmente andando in un negozio specializzato dove sono presenti di diverse tipologie e marche.

 

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Al momento del test lo zaino dovrà contenere del peso al suo interno come ad esempio una corda, così, dopo aver regolato gli spallacci e la cintura lombare, sarà possibile valutarne la comodità.

Infatti, anche quello più valido tecnicamente se non compatibile con il nostro corpo potrà risultare scomodo e quindi spiacevole da utilizzare soprattutto dopo alcune ore di cammino.

Gli schienali degli zaini in commercio possono essere suddivisi in due principali tipologie.

 

Schienali imbottiti

Generalmente con della schiuma, aderiscono perfettamente al corpo ma disperdono meno il sudore, sono consigliati per zaini di grandi dimensioni.

 

Schienali a rete

Questa tipologia si basa su un sistema di sospensione formato da una rete tensionata che garantisce un buon sostegno e soprattutto la massima traspirabilità, utile d’estate e con zaini dal peso contenuto. Dopo aver compreso l’importanza dell’ergonomia dello schienale, valutiamo insieme come scegliere le dimensioni dello zaino.

 

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Dimensioni e capienza dello zaino da trekking

Più lo zaino sarà capiente e più peserà sulle tue gambe perché inevitabilmente lo riempirai di cose più o meno utili. Questa regola generale, che per qualcuno potrà sembrare banale, fa la differenza quando i percorsi sono impegnativi per durata e/o dislivello.

 

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Durante la Transiberiana ho viaggiato per un mese con il mio Vaude da 48 litri senza rinunciare a niente di indispensabile. Eppure, non di rado, mi capita di incontrare escursionisti che per un trekking giornaliero trasportano zaini da 50-60 litri, la mia reazione è sempre un mix tra la curiosità e l’incredulità.

Allora, come scegliere la dimensione giusta? Pensando all’utilizzo che ne farai.

 

L’utilizzo dello zaino

Proprio come con una cartuccia da caccia (attività che pratico), una soluzione generalista può lasciare con l’amaro in bocca, per questo è meglio prediligere qualcosa di realizzato appositamente per un utilizzo specifico.

La prima cosa che dovrai fare quindi, è decidere a quale utilizzo destinerai lo zaino che stai per acquistare, così potrai restringere il campo di scelta, evitando di farti ingolosire da ciò che non ti serve.

Vediamo insieme alcune situazioni tipiche.

 

Hiking (escursione di un massimo giorno)

Per il classico percorso domenicale di 6-8 ore con pranzo al sacco, uno zaino da 20, massimo 25 litri è sufficiente e la presenza della camel bag, la sacca idrica integrata, può essere utile.

 

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Trekking di 2-3 giorni con pernotto in rifugio

In questo caso la necessità di portare con noi almeno un asciugamano, delle ciabatte e il sacco lenzuolo ci impone di orientarci su uno zaino da circa 30-40 litri.

 

Trekking di 2-3 giorni con la tenda

Qui le variabili cominciano ad essere diverse. Infatti, dobbiamo valutare l’ingombro della tenda, del materassino e del sacco a pelo. Prodotti di alta qualità come la mia tenda che vedete in foto permettono di risparmiare spazio e peso, ma hanno un costo elevato. In questo caso è possibile spaziare da 40 fino a 55 litri.

 

Ferrata

Se affronterai una ferrata dovrai portare con te l’imbraco, il casco, il kit da ferrata e alcuni altri accessori, un 30-35 litri, magari predisposto per il trasporto esterno del casco, è lo zaino più indicato. Definito l’utilizzo dello zaino e quindi le sue dimensioni, potrai concentrarti su altri parametri utili per fare la miglior scelta possibile, come ad esempio la qualità costruttiva e il peso.

 

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La qualità dello zaino, come determinarla

Come si capisce se uno zaino è “buono” oppure no? Anche se ci sono stati rari casi di insoddisfazione, affidarsi alle marche specializzate più note è sinonimo di garanzia.

 

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Queste sono le marche delle quali ho acquistato uno zaino, ed essendomi finora trovato molto bene quindi mi sento di potertele consigliare:

  • Osprey
  • Deuter
  • Vaude
  • Jack Wolfskin
  • Mammut

Quando ho acquistato questi zaini, quello che ho controllato sempre sono: la qualità delle cuciture, lo spessore e la solidità dell’imbottitura e degli spallacci, e le caratteristiche tecniche di tenuta e impermeabilità del tessuto.

 

Il peso e prezzo dello zaino da trekking

Il peso spesso va di pari passo con la qualità e ahimè con il prezzo. I tessuti tecnici più leggeri richiedono un’alta tecnologia e questo giustifica il costo abbastanza elevato.

Onestamente sono un grande fan degli zaini leggeri perché il risparmio di uno o due kg dopo 30/40km di cammino si fa sentire, a patto ovviamente di non riempire lo zaino di accessori inutili, a quel punto meglio risparmiare.

 

zaino-da-trekking-peso

 

Alcune volte però la leggerezza può ingannare, è il caso ad esempio di alcuni zaini Deuter, che paragonerei in ambito armiero a un bel sovrapposto Perazzi.

È sicuramente vero che la leggerezza non è la loro caratteristica migliore ma la distribuzione dei pesi li rende gradevoli da trasportare, grazie alla struttura metallica, soprattutto quando il peso si fa importante. Anche in questo caso la prova fondamentale è quella da fare sulle proprie spalle.

 

Per concludere, alcuni consigli pratici

Se dopo aver valutato ergonomia, dimensioni, qualità e peso sarai ancora indeciso, scegli quello che ti piace di più! Anche l’occhio è un parametro da non trascurare a patto di dargli la giusta importanza.

Per concludere, gli ultimi due consigli che vorrei darti sono sul contenuto dello zaino: ricorda di portare sempre dell’acqua e un kit di primo soccorso, durante qualsiasi escursione possono essere utili ma spesso sono trascurati infatti, mi è successo spesso di dover prestare.

Buona scelta!

 

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Simone Manetti

Nasce a Pisa venerdì 24 dicembre 1993, giusto in tempo per andare al capanno la mattina successiva con il nonno. Dopo la Laurea in Economia inizia ad occuparsi di Digital Marketing, senza mai abbandonare la passione per la migratoria ed iniziando a coltivare quella per la caccia di selezione. Di pari passo con quella per la caccia coltiva la passione per la cucina, da prima copiando le ricette della nonna e della mamma, per poi esplorare nuovi abbinamenti seguendo tutta la filiera: dalla cattura alla tavola. La passione per la natura lo inducono ad appassionarsi di trekking e di viaggi, anche in 4x4. Così dopo le prime esperienze in giro per l’Italia e per l’Europa, percorre oltre 9000km in treno sulla famose ferrovia Transiberiana, con in mente questa citazione: “quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su” è sempre in cerca di nuove avventure.

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